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MOBILITA’ INTERNA Dp1 Roma

le mezze misure di insufficiente attenzione

Come di consueto, in vista delle nuove assunzioni ma con largo anticipo – da gennaio – abbiamo chiesto alla DP di avviare una ricognizione tra tutto il personale della Direzione per verificare se qualche collega manifestava interesse ad un cambio sede o un cambio attività, salvaguardando nei tempi di realizzazione le esigenze di inserimento e formazione dei nuovi colleghi.

Si è sempre fatto, perché nuove assunzioni comportano la necessità di una valutazione della migliore allocazione di personale da parte della DP e perché è in queste fasi che è possibile far combaciare in modo più agevole le esigenze dell’ufficio con le esigenze di colleghi e colleghe, che è facile immaginare non rappresenterebbero un numero difficile da gestire. 

Sarebbe questo anche un modo per manifestare attenzione verso le persone che continuano a mandare avanti l’ufficio e invece, senza mai rispondere alle richieste che abbiamo formulato per iscritto o a quelle formulate dagli stessi interessati e senza sentire la RSU, che tra l’altro nei giorni scorsi ha trasmesso un comunicato, la DP ha deciso di eseguire una ricognizione parziale per la sola sede di Settebagni (comunicazione di servizio n. 3 del 30 maggio 2024), mostrando interesse ad affrontare – e speriamo risolvere – solo le esigenze organizzative ma non altrettanto interesse verso le esigenze di colleghi e colleghe, nei confronti dei quali sembra ritenga di non dover spiegare loro nemmeno i motivi. Un approccio ed un metodo che alla lunga si rivelerà controproducente.

Inoltre, dopo mesi, si è finalmente concluso l’interpello per l‘Ufficio Controlli (ex prot. 763 del 16 febbraio 2024) che ha però visto la sola movimentazione di colleghi già in forza allo stesso ufficio, dall’Area Imprese Minori all’Area Medie Dimensioni, ulteriore motivo per avviare la ricognizione prima di distribuire il nuovo personale.

Noi crediamo sia più produttivo adottare buon senso e dialogare con chi lavora, anche perché se consideriamo che la capienza delle sedi della DP potrebbe saturarsi con i prossimi ingressi, non eseguire adesso una ricognizione completa impedirebbe non solo di conoscere se ci sono richieste di spostamento-cambio attività ma anche di poterle realizzare successivamente, per limiti di postazioni. E tutto ciò per non voler prestare ascolto e attenzione; per non voler dialogare.

Insisteremo nella richiesta e sosterremo la RSU, restando a disposizione dei colleghi e delle colleghe interessate per suggerimenti o tutela.

Paolo Falcone