L’ennesimo approccio sbagliato: mentre anche le Istituzioni chiedono di ampliare lo SmartWorking, mentre Direzioni dell’Agenzia delle Entrate di altre regioni danno ampio ed autonomo accesso al Lavoro Agile, quelle del Lazio si dimostrano ancora una volta rigide ed allergiche al rispetto delle regole e della procedura.
Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni che ricalcano quanto già accaduto a gennaio 2024 e cioè il prepotente tentativo di togliere l’autonomia a chi vuole aderire al lavoro agile deresponsabilizzando la Dirigenza locale.
Abbiamo scritto una lettera con richiesta di incontro al Direttore Regionale, informando la Direzione Centrale.
Ecco il testo.
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Egr.o Direttore Regionale,
ci segnalano che negli uffici del Lazio vengono fornite indicazioni vincolanti ai lavoratori e alle lavoratrici neo assunti in relazione alla procedura di accesso al lavoro agile.
In particolare, sul numero massimo di giorni da poter indicare nelle istanze, predeterminandone il contenuto in maniera generalizzata, in spregio a quanto prevede l’art 11 del Regolamento del Lavoro a Distanza, senza valutazione delle situazioni e delle condizioni personali indicate alle lettere del comma 2, dell’art. 2 del Regolamento, senza alcuna condivisione, senza senza tenere conto delle preferenze espresse dal personale, sostituendosi di fatto agli interessati nella redazione del contenuto delle istanze, in violazione di quanto previsto dal comma 1 del citato art. 11, sopprimendo in concreto gli effetti della seconda parte del comma 4, con buona pace della responsabilizzazione della Dirigenza periferica.
Già lo scorso gennaio, alla Direzione Centrale che legge in conoscenza, fu data dimostrazione dell’errata applicazione e delle violazioni procedurali nell’accesso al lavoro agile negli uffici del Lazio, ma la DC – facendo finta di niente – rimase passiva restituendo a tutti una brutta immagine sotto il profilo professionale, determinando un generalizzato senso di sfiducia nella Dirigenza datoriale.
Purtroppo ci risiamo.
Come per il Va.L.E., nel Lazio l’applicazione pratica di quanto teorizzato a livello Centrale è disomogenea rispetto ad altri uffici dell’Agenzia, oltre che piena di contraddizioni ed errori procedurali.
Le esigenze personali dei colleghi e delle colleghe, di cui il Regolamento afferma si debba tenere conto insieme all’autonomia, al tipo di attività svolta, alle abilità tecnologiche, alle esigenze organizzative, alle esigenze di conciliazione vita-lavoro, alla genitorialità, all’assistenza caregiving, al pendolarismo, con questo modo di procedere vengono appiattite e depresse, semplicemente ignorate.
E’ questo il modo giusto?
E’ questo l’esempio che la Dirigenza vuole continuare a dare ai lavoratori ed alle lavoratrici?
Sembrerebbe, in questo modo, che sia allergica al rispetto delle regole e delle procedure, di certo a quella sul lavoro agile.
Per altro, ci informano che la regia di simili indicazioni sia proprio la Sua.
A tal proposito Le chiediamo cortesemente di confermare o smentire; e nel primo caso di fornirci gentilmente informativa sui motivi per cui non viene rispettata la procedura.
In caso contrario, chiediamo che ci incontri e che intervenga per far rispettare la Regolamentazione che prevede autonomia nella presentazione dell’istanza, senza indicazioni vincolanti sul contenuto, mediata dal confronto e dalla condivisione – non vincolante – del proprio “Responsabile” e con valutazione postuma del dirigente, che deve esercitare motivata discrezionalità e non preventivo arbitrio.
Lei dovrebbe essere garante della corretta applicazione delle regole.
Altrettanto gli uffici centrali, ben informati.
Aggiungiamo, per ciò che riguarda la città di Roma, che non Le sarà sfuggito che i cantieri in vista del Giubileo stanno congestionando più del normale il traffico cittadino, al punto che il Sindaco è già intervenuto ed in qualità di Commissario Straordinario ha incontrato le OO.SS. del nostro Comparto per condividere la necessità di un maggiore ricorso allo smart working nelle pubbliche amministrazioni, la notizia è stata diramata anche dagli organi di stampa che annunciano la pubblicazione di un’ordinanza.
Perciò chiediamo un incontro, perché è già oggi necessario e possibile ampliare su base volontaria lo smart working su Roma e nel Lazio.
Viceversa, diremo che gli uffici dell’Agenzia delle Entrate fanno eccezione a quanto da più parti, anche istituzionali, viene richiesto per alleggerire i disagi delle persone e della città.
Direttore, i lavoratori e lavoratrici dei nostri uffici chiedono il rispetto della procedura di accesso al lavoro agile anche per i prossimi rinnovi; chiedono che cessi ogni forma anche ben educata di prepotenza o prevaricazione e che soprattutto in questo periodo venga dato massimo accesso al lavoro agile.
Ribadiamo la richiesta di incontro, per poterci confrontare sul tema.
Formuliamo contestualmente, per il tramite dell’ufficio relazioni sindacali in indirizzo, le stesse richieste per le Direzioni centrali, le quali non sono certo esenti dalle medesime e già segnalate violazioni procedurali.
Chiediamo semplicemente il rispetto delle regole e non pensavamo di doverlo fare, nuovamente.
Confidiamo che la Dirigenza sia capace di rispettare una semplice procedura, come già agevolmente viene praticato in Agenzia delle Entrate, nelle Direzione di altre regioni vieppiù comparabili alla nostra.
Siamo convinti ce la si possa fare, insieme.
Restiamo disponibili ad ogni chiarimento.
Cordiali saluti.
FpCgil Roma e Lazio – Il Coordinamento Regionale Agenzia Entrate