Non è un mondo libero, finché troverà sostegno e consenso ogni forma di violenza e discriminazione. Finché il fascismo, in qualsiasi sua declinazione, avrà terreno fertile, in ogni sua veste e forma.
Ci sono forme esplicite e rivendicazioni – illecite e illegali – da parte di gruppi neofascisti. C’è la violenza che si vede, ma anche e soprattutto quella che non si vede. Che quotidianamente striscia in ogni strato linguistico e culturale, e porta consenso a chi grida, discrimina, esaspera. A chi mette, secondo presunte supremazie, gli uni contro gli altri. Che contrappone diritti e dà ragione a chi si sente di “aver più diritto di altri”.
La pandemia ha acuito differenze e disparità. Ha fatto percepire in forma devastante quegli squilibri sociali dove chi era indietro ed emarginato, lo è stato ancora di più. Dove già mancava una rete di di protezione, dalla violenza di genere, all’integrazione delle disabilità, al diritto allo studio, le conseguenze si sono aggravate. Da chi non ha potuto avere un computer o una connessione per studiare o lavorare, a chi ha pensato cinicamente che “con il Covid, in fondo, muoiono di più gli anziani”. Al contempo, è emerso in modo evidente quanto ci sia bisogno di Stato, di spazio pubblico, di professionalità e qualità nei servizi (e non solo in sanità): di un solido sistema amministrativo che consenta a tutti di esigere i diritti sanciti dalle norme e dalla Costituzione, a tutela dell’universalità e dei diritti di tutti. Oggi è il momento di tenere insieme passato e futuro: di riempire i vuoti emersi da anni di disinvestimento nello Stato e nel lavoro, di uno Stato democratico in cui tutti hanno un posto. Per questo il 25 aprile, festa della Liberazione, è la #FestaDiTutti. Che è costata sangue, alle generazioni precedenti, a chi ha lottato per un mondo e un paese libero e democratico, fondato sui principi che restano saldi nella nostra Costituzione.
Noi ogni giorno combattiamo e sempre combatteremo per la libertà e la democrazia, nell’azione quotidiana per il lavoro pubblico, come nel sostegno a ogni norma e cambiamento culturale che educhi al rispetto e contrasti discriminazioni e violenze.
Con l’ANPI, con cui la nostra federazione ha formalizzato in modo più stringente la coesione e la collaborazione per portare avanti azioni comuni a difesa della memoria e per la cultura democratica, celebreremo come sempre insieme questo 25 aprile. Saremo con la Cgil di Roma e Lazio a Porta San Paolo, dalle ore 9.30, al presidio in forma statica che si terrà, come ogni anno, in uno dei luogo simbolo della Resistenza romana.
Sulla scorta della linea d’azione comune, come FP Cgil di Roma e Lazio, rilanciamo l’hashtag di ANPI Guidonia Montecelio #LaFestadiTutti, lanciando la campagna social, da oggi al 24 aprile: invitiamo le compagne e i compagni a popolare i propri profili social con una foto personale che esponga il cartello (SCARICABILE QUI) e nel testo riporti, oltre a un messaggio libero, anche solo l’hashtag #LaFestaDiTutti.
Segnalateci i vostri post e tweet nelle chat di comunicazione o direttamente con un messaggio al 347 591 2001, e taggate la pagina Facebook Fp Cgil di Roma e Lazio.
Non sottovalutiamo che la comunicazione digitale, di per se polarizzata, è facilmente strumentalizzabile da chi – anche attraverso attacchi virali e bombing – punta a tenere viva la fiamma del fascismo. Anche lì siamo chiamati a essere forti, coesi e presenti.
Ora e sempre, resistenza!
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