Domani, 9 aprile, in Commissione Giustizia al Senato, è prevista la ripresa della discussione sul Ddl Pillon. Non ci stiamo! Come a novembre, come l’8 marzo, come a Verona, sosterremo con forza il ritiro del decreto e degli altri progetti collegati. Dalle 12 saremo con la Cgil e le tante associazioni che hanno indetto il presidio a Montecitorio. Il DDL Pillon, con gli altri disegni di legge in materia, modificano il diritto su separazione, divorzio e affido, minando alla base i diritti delle donne e della famiglia, non proteggono né tengono conto delle necessità dei minori, non trattano adeguatamente la violenza di genere, che diventa difficilissima da dimostrare. Un pericoloso arretramento sulle conquiste fatte per le libertà e i diritti civili di tutti e tutte e in particolare per le donne e i/le bambini/e, con proposte liberticide e oppressive. E con un assurdo obbligo: la mediazione a pagamento. Oltre a fondarsi su un concetto di famiglia mononucleare “tradizionale” e paternalistica, crea profonde disparità per chi ha meno disponibilità economiche: se non hai un alloggio, perdi il diritto a tenere tuo figlio, già diviso a “metà”. È un decreto pericolosissimo, per i principi che lo ispirano e per gli effetti disastrosi che produrrebbe nella società e nella gestione delle separazioni.
Il decreto “Pillon”, con ogni proposta collegata, va ritirato!
Durante il presidio, dalle 12 alle 14.30, sarà in corso anche una campagna di tweet-bombing e su Facebook. Tutti invitati a lanciare dai propri profili e dalle pagine gestite messaggi sul tema, utilizzando i seguenti hashtag: #NoDdlPillon , #PillOFF , #RitirateTutto.
I tweet dovranno contenere i seguenti destinatari: @SimoPillon, @matteosalvinimi, @luigidimaio, @GiuseppeConteIT, @palazzo_chigi.
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