Vai al contenuto
Home » Sistema carceri del Lazio, la denuncia di Fp Cgil: strutture vecchie e grave carenza di personale

Sistema carceri del Lazio, la denuncia di Fp Cgil: strutture vecchie e grave carenza di personale

Prosegue anche ad Agosto il nostro impegno nell’effettuare le visite ai luoghi di lavoro della polizia penitenziaria. Questa settimana siamo stati nella scuola di formazione di via di Brava e alla casa circondariale G. Pagliei di Frosinone. Sono questi i periodi in cui, come per tutti i lavoratori dei servizi pubblici h24, la carenza di personale e la concomitanza del piano ferie rendono la gestione e l’organizzazione del lavoro ancor più complicata. La disponibilità dei direttori e comandanti ci ha consentito di verificare da vicino tutte le criticità.

Nel centro di formazione di via di Brava abbiamo constatato che la struttura presenta problemi di infiltrazioni e necessiterebbe di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Anche la scuola risente dei tagli agli organici: attualmente le 50 unità in forza riescono con difficoltà a coprire i fabbisogni, e la situazione si aggrava quando presso la scuola sono in atto i corsi che vedo interessati fino a 4000 persone.

Nell’istituto di Frosinone la situazione è critica anche dal punto di vista della sicurezza. Ciò dipende soprattutto dalla carenza nell’organico degli agenti (sono attualmente 217 ma dovrebbero essere 296, di cui 16 al nucleo traduzioni), dal sovraffollamento della popolazione detenuta (capienza massima 510: attualmente sono 610 di cui 250 di alta sicurezza), nonchè dalle carenze strutturali riguardanti in particolare la parte più vecchia dell’istituto (dove un solo agente deve controllare una sezione di oltre 300 metri in assenza di automatismi elettronici). Il nucleo traduzioni provinciale lavora sotto organico e con un parco auto vecchio e in gran parte inutilizzabile. Servono risorse umane e materiali.

Per risolvere questioni così gravi non è sufficiente la buona volontà del personale e della dirigenza. Occorrono politiche alternative al carcere, investimenti economici e soprattutto adeguamento delle piante organiche con nuove assunzioni. Anche queste saranno tra le problematiche che rappresenteremo il 27 agosto prossimo all’incontro con il nuovo provveditore Carmelo Cantone.