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Casa circondariale Velletri, Fp Cgil: “sovraffollamento e carenze di organico, come ovunque serve politica mirata per assunzioni e maggiori investimenti”

Oggi, 4 novembre 2019, la Fp Cgil Polizia Penitenziaria Roma e Lazio, ha visitato la Casa Circondariale di Velletri.

Nel corso della visita abbiamo rilevato una notevole situazione di sovraffollamento. L’istituto riceve detenuti da altre realtà penitenziarie per ragioni di ordine e sicurezza, spesso con problemi di tossicodipendenza e disturbi psichiatrici.

Una parte dell’istituto è destinata a detenuti sottoposti a vigilanza dinamica che hanno aderito al patto di responsabilità con l’Amministrazione, mentre la restante parte accoglie una molteplicità di tipologie detentive che aggrava ulteriormente la situazione lavorativa della Polizia Penitenziaria, chiamata a gestire situazioni che vanno al di là del mandato istituzionale loro demandato. Vi è un notevole squilibrio tra i diversi ruoli del personale a danno del ruolo esecutivo. Le unità al momento sono 212 a fronte delle 277 previste da organico (20 unità sono impiegate esclusivamente al nucleo traduzioni locale). L’esiguo numero di personale deve fronteggiare la molteplicità di servizi sia all’interno della struttura che all’esterno (scorte per visite ambulatoriali, per le traduzioni in udienza).

 La struttura presenta, soprattutto nella parte più vecchia, infiltrazioni con presenza di muffe e umidità visibili anche dall’esterno, alcuni ambienti, dove staziona il personale, sono poco luminosi, la Direzione ha assicurato che a breve dovrebbero iniziare lavori di ristrutturazione. L’istituto vanta sistemi di automazione per l’apertura dei cancelli e sistemi di videosorveglianza.

Ubicato in una zona molto distante dal centro abitato, necessiterebbe di interventi mirati al benessere del personale che, anche transitoriamente, vi soggiorna. La caserma in parte è stata adeguatamente ristrutturata mentre per un’altra parte occorrerebbero interventi di manutenzione straordinaria strutturale e del sistema idrico ed elettrico

Non possiamo che ribadire All’amministrazione Penitenziaria la necessità di attuare una politica mirata ad incrementare gli organici, nonché a maggiori investimenti economici sulle strutture, sulla formazione e soprattutto sul benessere del personale.