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Sanità. Ares 118 ritira la delibera per l’affidamento in appalto dei servizi di soccorso. Cgil Cisl Uil: “Avanti con gli impegni assunti, verso la reinternalizzazione dell’emergenza”  

“A seguito dell’incontro che si è tenuto questa mattina presso l’assessorato alla Sanità, Cgil Cisl e Uil hanno chiesto e ottenuto la revoca della delibera Ares 118 che prevedeva l’esternalizzazione dei servizi di soccorso in area extra-ospedaliera”, così Giancarlo Cenciarelli, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini – segretari generali di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio. Sul provvedimento, deliberato il 30 dicembre scorso, con il quale si rischiava di affidare alle Onlus 116 postazioni ARES 118, lasciando a casa i lavoratori contrattualizzati che oggi vi operano, i sindacati hanno sollevato vizi di merito e di forma.

“L’emergenza sanitaria territoriale è un servizio pubblico che deve rimanere all’interno di Ares 118”, proseguono Cenciarelli, Chierchia e Bernardini. “Un punto imprescindibile su cui si fondano gli accordi sottoscritti con Regione Lazio e la stessa Ares a maggio dello scorso anno e dal quale la stessa Regione ha convenuto di non dover arretrare”.

“L’accordo siglato pochi mesi fa prevede non solo il potenziamento dell’organico e delle dotazioni strumentali, ma anche la reinternalizzazione della parte di servizi affidata all’esterno attraverso gare pubbliche. Dopo il ritiro della delibera di Ares 118 ora chiediamo un incontro urgente alla Regione per verificarne lo stato di attuazione. E’ un accordo di prospettiva, per il rilancio della rete dei servizi pubblici di emergenza, sulla cui attuazione è fondamentale andare avanti, in un percorso condiviso e senza nessun cambio di passo”, concludono i segretari generali.