I lavoratori della ASV Spa, Azienda che insieme alla Camassambiente (capo gruppo) si occupa della raccolta e del trasporto dei rifiuti solidi urbani e differenziati nel Comune di Cerveteri, non hanno ancora ricevuto lo stipendio di dicembre, da erogare a gennaio.
“Abbiamo scritto ieri alla società, denunciando la mancata erogazione degli stipendi, con un ritardo che ormai dura da una settimana e che presumiamo possa prolungarsi ulteriormente, nonostante i lavoratori siano stati rassicurati con una comunicazione da parte della ASV, in cui si motivava il ritardo, di circa tre giorni, a seguito della chiusura dell’anno finanziario”, denuncia Roberto Meroldi, responsabile igiene ambientale della Fp Cgil di Roma e Lazio.
“Una comunicazione – prosegue il sindacato – che però è arrivata nel pomeriggio del 14 gennaio, smentendo quanto comunicato la mattina dalla stessa società, che rassicurava telefonicamente sull’avvenuto pagamento. Questo a pochi giorni dall’apertura della procedura di raffreddamento e di conciliazione inviata alle strutture competenti il 9 gennaio. Un atto dovuto a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, che ci vede costretti a proclamare lo sciopero per il 28 gennaio”.
“L’Amministrazione comunale ha dato ampie rassicurazioni circa il regolare pagamento alla Società delle quote stabilite per l’erogazione dei servizi di pulizia della Città. Riteniamo doveroso da parte della Società ASV SpA erogare quanto prima le spettanze economiche dovute ai lavoratori e dare risposte formali alle nostre richieste, piuttosto che sottrarsi sistematicamente al confronto. Questa attuale criticità ci rende sempre più certi che la via da perseguire, da parte dell’Amministrazione comunale, sia quella di valutare la reinternalizzazione in house del servizio di igiene urbana della Città di Cerveteri. Un atto di responsabilità ed una scelta politica coraggiosa che non solo rimetterebbe al centro l’importanza strategica del ruolo pubblico anche nel settore dei rifiuti, ma anche attuerebbe una politica di risparmi economici utili alla città, avviando in modo significativo il rilancio radicale dei servizi di igiene urbana che vanno necessariamente resi”, conclude la Cgil.