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Ama, quel vizio padronale e il fastidio del contratto nazionale

Ha preso una brutta piega la situazione in AMA. Molto brutta. Ormai fioccano ordini di servizio con trasferimenti che violano il contratto nazionale e, nonostante la gravità della situazione aziendale, la priorità sembra divenuta la ricollocazione di 41 operatori inidonei permanenti, che la direzione ha deciso di destinare a una nuova attività di “spazzamento leggero” che creerà più contenziosi che servizi ai cittadini. E dire che da oltre un anno al tavolo aziendale si sollecitava da più parti proprio la loro ricollocazioni. Ma si è preferito farla tardi e annunciandola ai giornali, umiliando queste persone e arrivando persino a modificare il loro orario di lavoro in barba agli accordi aziendali.

Tutto questo fervore padronale avviene nel peggiore pantano delle relazioni sindacali che si ricordi da anni, con una voluta stasi dei tavoli che, va detto, si accompagna ad una assoluta stasi aziendale.

Un brutto atteggiamento che vediamo replicato con trasferimenti poco trasparenti e in questo fastidio per il contratto nazionale. Che ha il difetto di obbligare Ama a rispettare un minimo di regole.

Leggi la lettera unitaria Cgil, Cisl, Fiadel su condotta antisindacale e mancato rispetto delle norme contrattuali su trasferimento del
personale e orario di lavoro.