Nel quarantennale dell Funzione Pubblica noi della federazione di Roma e Lazio abbiamo scelto di dare un contributo alla conoscenza e all’emersione della lotta politica e culturale delle donne nella nostra città con l’edizione e la distribuzione di un testo di grande valore scritto dalla storica Maria Paola Fiorensoli, “La città della dea Perenna”.
Con questo volume intendiamo dare il nostro contributo all’elaborazione collettiva cittadina sulla condizione femminile, una nuova sfida che ci vede partire entusiasti.
Il libro avrebbe dovuto essere presentato Sabato 7 Marzo 2020 alle ore 12 presso la Casa Internazionale delle Donne, nell’ambito di “Feminism 3”, il festival dell’Editoria delle donne che avrebbe dovuto svolgersi nel complesso di Via della Lungara dal 5 all’8 Marzo. Evento rinviato a data da destinarsi in ragione dei limiti imposti dall’emergenza e dalla probabilità di ulteriori provvedimenti finalizzati a bloccare la diffusione del Covid-19.
L’autrice ci conduce in un percorso lungo i secoli seguendo da vicino le vicissitudini per cui passò il complesso dell’ex- Buon Pastore, a Trastevere (oggi sede della Casa Internazionale delle Donne), ampliando ed integrando il suo progetto iniziale.
A questo nucleo di ricerca si è anche aggiunta un’importante sezione inedita dedicata al lavoro della popolazione femminile di Roma dai secoli del papa re per arrivare al 900 ed infine ai giorni nostri.
Una lunga storia che attraversa secoli cruciali per Roma nello Stato Pontificio, con tutto quello che rappresenta, innanzitutto per le donne. Il complesso di Via della Lungara, infatti, ha rappresentato a lungo “il luogo esemplare della subalternità femminile all’ordine sociale e simbolico della Controriforma”.
“La città della dea Perenna” segue le tracce lasciate negli anni dalle donne, e le descrive non solo come collettivo oppresso e indistinto – nonchè misconosciuto, essendo stato ben poco raccontato dalla “storia ufficiale”- ma ne legge gesti e reazioni, comportamenti diversi e diverse soggettività; scruta l’emergere di ricerca di libertà, rispetto, autonomia.
Un percorso plurisecolare che ricerca anche le tracce storiche del lavoro delle donne e un’ampia documentazione della produzione legislativa e politica che le riguarda.
Il Buon Pastore di via della Lungara è stato prima un luogo di donne senza parola e senza autodeterminazione, diventato infine “la casa”, “la casa siamo tutte”. Ed è proprio attraversando questo percorso che emerge l’insensatezza storica di un più volte minacciato spostamento della Casa in altri locali, tentativo intrapreso da diverse giunte capitoline in questi ultimi decenni.
Per ordinare il libro e per organizzare presentazioni scrivere a: editoriafpcgil@gmail.com