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Coronavirus, Cgil Cisl Uil: “Più sicurezza per i lavoratori esposti e maggiori controlli”

Nel Lazio i casi da Coronavirus continuano a crescere, con un incremento costante del 20%. Solo oggi si sono registrati 86 nuovi contagi.
“Al momento la situazione è sotto controllo, grazie all’incremento delle strutture dedicate alla gestione dell’emergenza, ma la sanità e i servizi pubblici essenziali del Lazio non possono permettersi di mettere a rischio la salute dei lavoratori, per la loro tutela, e per la tenuta stessa del sistema. Basta un solo caso asintomatico per far collassare un’intera struttura, oltre che costituire fonte di potenziale contagio per altre persone, colleghi, familiari e pazienti, con cui si viene a contatto”, così in una nota i segretari generali di Fp Cgil Roma e Lazio, Giancarlo Cenciarelli, Cisl Fp Lazio, Roberto Chierchia, Uil Fpl Roma e Lazio, Sandro Bernardini.
“Per la tutela della salute dei lavoratori, a partire da quelli più esposti, e per mantenere elevata la risposta delle strutture, che si fonda sulle tante professionalità in servizio, è necessario implementare la sorveglianza sanitaria per i lavoratori asintomatici venuti a contatto con casi positivi, prevedendo tamponi giornalieri”, proseguono Cgil Cisl e Uil.
“I lavoratori più a rischio sono tutti coloro ai quali non si applica l’isolamento preventivo, a partire dal personale sanitario e sociosanitario, delle strutture ospedaliere pubbliche e private, dei servizi essenziali. Servono maggiori tutele per chiunque venga a contatto con pazienti affetti da Coronavirus. Mentre si sta provvedendo al reperimento e alla fornitura di dispositivi di protezione su scala complessiva, su cui il quadro non è ancora omogeneo, ed è altrettanto urgente l’ingresso di nuovo personale, su cui stiamo lavorando per incrementare le assunzioni già programmate, non possiamo permetterci focolai estesi tra i lavoratori in servizio. È pertanto necessario che la Regione Lazio si attivi da subito anche su questo fronte, stabilendo protocolli di verifica e maggiori controlli preventivi sui lavoratori maggiormente esposti”, concludono i segretari generali.