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Lettera al Prefetto su AMA: misure su Coronavirus inefficaci, risposte o sciopero

Di seguito il testo della lettera inviata unitariamente da Fp Cgil, Fit Cisl, Fiadel (scaricala in formato pdf).

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Alla C.a. del Prefetto di Roma
dot.sa Gerarda Pantalone

Alla Commissione Nazionale di Garanzia sul Diritto di Sciopero

Ad Ama Spa

e P.c. alla Sindaca di Roma Capitale
on. Virginia Raggi

Oggetto: tutela della salute degli operatori di AMA Spa e del servizio di igiene ambientale.

Facendo seguito alla lettera inviata alla Sindaca di Roma Capitale in data 12 marzo 2020, che non ha ricevuto risposta, con la presente si richiede convocazione urgente, viste le gravi mancanze di AMA Spa nella tutela della salute degli operatori e quindi del servizio che offrono in queste settimane di emergenza Coronavirus.

Richiediamo tale incontro – all’indomani della rottura del tavolo del coordinamento costituito in AMA Spa in applicazione del protocollo sottoscritto tra Governo e Parti Sociali il 14 marzo 2020, rottura dovuta alla totale assenza di risposte da parte aziendale e ai ritardi accumulati nell’assumere adeguate misure anti contagio – come tentativo estremo di intervento su una situazione che ha generato grave apprensione tra le lavoratrici e i lavoratori, onde evitare di dover ricorrere alle modalità di sciopero previste dall’articolo 2 comma 7 della Legge 146/90.

Ieri l’azienda, nel dettaglio, non ha fornito risposte sulle richieste anticipate in date 23 marzo 2020 per iscritto, che elenchiamo di seguito:

– di conoscere l’entità delle spese straordinarie stanziate dall’azienda per affrontare l’emergenza, e di ricevere il dettaglio;

– di ottenere il piano di razionamento dei Dpi e di acquisti futuri per dotazione di detergenti e igienizzanti, ad esempio per prevedere l’istallazione delle colonnine ad ogni accesso delle unità produttive;

– di conoscere in quale forma e con quali indicazioni siano stati richiesti a Roma Multiservizi gli interventi di sanificazioni degli ambienti di lavoro che sono stati descritti in sede di comitato e degli interventi straordinari di igienizzazione tra i turni di lavoro durante la giornata, e quale strumento di verifica sugli stessi stia mettendo in campo la direzione;

– di ricevere il calendario, in merito al documento di monitoraggio inviato dalla direzione in data 21 marzo 2020, degli interventi di sanificazione dei mezzi effettuati e di quelli previsti ancora da realizzare, specificando quali interventi vengono effettuati dalla Uis e quali dalla società Socram;

– che l’attività di sanificazione venga estesa a tutti i settori aziendali e a tutto il parco mezzi (cimiteri, officine, impianti etc…);

– di ripetere, qualora i prodotti utilizzati non siano stati quelli consoni, le operazioni di sanificazione già realizzate;

– di ottenere i riscontri sulle valutazioni effettuate, come previsto dall’Ods 51 dell’11 Marzo 2020, in merito alla temporanea chiusura delle docce, tenuto conto della previsione contenuta nell’Ods stesso (“entro le prossime 48-72 ore, le strutture preposte […] mediante l’analisi di dettaglio dei dati tecnici delle sedi lavoro, nonché su valutazioni di impatto potranno fornire indicazioni in ordine alla eventuale rimozione, sede per sede, del divieto di utilizzo delle docce assicurando il rigoroso contenimento del contatto interumano”).

– di ottenere, per tutte le unità produttive, i tabulati del frazionamento degli accessi e dello sfalzamento dei turni;

– di prevedere, e qualora non sia stato realizzato di realizzare, un piano per l’impiego dei Tot in carico ai CDR per coprire i turni sguarniti nelle zone territoriali;

– di valutare la possibilità di stacco anticipato per i lavoratori che abbiano ultimato i servizio assegnato;

– di concedere ai lavoratori, baricentrati e non, la possibilità di spostare – anticipare o posticipare – il riposo settimanale per conciliare i tempi di vita con i tempi di lavoro, coerentemente con le norme vigenti in tema di riposo giornaliero e settimanale;

– di poter visionare ed avere copia del piano dei servizi minimi, quindi dei servizi e degli uffici la cui attività è momentaneamente sospesa, e il conseguente piano di gestione del personale, anche in riferimento ai possibili assembramenti creati da personale rimasto inoperoso a causa della mancanza di mezzi disponibili;

– di realizzare una comunicazione univoca da consegnare brevimano a tutto il personale operaio, contenente le procedure da seguire nell’attacco e nello stacco turno”.

Restiamo in attesa di un Vostro riscontro.


I Segretari Generali di Roma e Lazio

Giancarlo Cenciarelli, Fp Cgil Marino

Masucci, Fit Cisl

Massimo Cicco, Fiadel