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Ancora incursioni dell’Ente finalizzate a smontare l’impianto del CCI firmato il 30/12/19

La FP CGIL e UIL FPL sono state costrette ad evidenziare all’Amministrazione il rispetto della correttezza, sia nella forma che nella sostanza che richiede la contrattazione, costringendo l’Amministrazione, con nota CMRC 0059692 del 29/04/2020 ad assicurare, nel proseguo delle trattative che dovessero rendersi necessarie, la regolarità delle procedure.

Il rinvio della riunione del 30 aprile si è reso necessario per evitare che un incontro a carattere esclusivamente operativo, istituito per ragionare su misure organizzative e protocolli di gestione per la “fase 2” dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, si trasformasse in un incontro di altra natura perché all’odg era stato inserito il “progetto di produttività speciale per il personale dell’area di vigilanza della Polizia Locale”.

Al fine di mettere ordine nelle procedure e chiarire la situazione, il Direttore dell’U.E. di Polizia Locale Metropolitana il giorno 27 aprile ha convocato le OO.SS. firmatarie di contratto. All’inizio dei lavori ha specificato che la contro proposta di accordo per definire il progetto di Polizia Locale Metropolitana, consegnata in modalità unitaria da CGIL, CISL, UIL e la RSU, in risposta alla sua consegnata tempo prima alle OO.SS. in ottemperanza degli accordi, doveva essere rivista e perfezionata in alcuni punti, appena tutto fosse rientrato nelle regole della contrattazione, secondo normativa.

Era del tutto evidente che, anche per il Comandante della Polizia Locale Metropolitana, mancavano i presupposti affinché l’incontro del 30 aprile si svolgesse nella regolarità della contrattazione, per questo motivo la FP CGIL e la UIL FPL hanno ritenuto necessario disdirlo.

Siamo stati costretti a ricordare i contenuti del CCI firmato il 30/12/2019 che al comma 20 art. 23, riporta testualmente che “il progetto di produttività è predisposto dal Comandante del Corpo di Polizia Locale, previo confronto con le OO.SS.” che, non c’è dubbio, deve avvenire su apposito tavolo di delegazione trattante in presenza di tutti i componenti di parte datoriale (oltre al Direttore del Dipartimento I, il Ragioniere Generale, il Vice Segretario Generale) e, nel caso, trattandosi di materia specifica, il Comandante del Corpo di Polizia Locale che, cosa non trascurabile, non era stato convocato alla riunione del 30 aprile nonostante sia il responsabile delle attività che le/i dipendenti della Polizia Locale Metropolitana svolgono, in base agli ordini di servizio da lui firmati. Di contro sarebbe stata presente la Segretaria/Direttore Generale in qualità di invitata, ma non di componente di delegazione trattante.

Non siamo disposti a rinunciare alla correttezza delle procedure, in mancanza delle quali non esisterebbe la sussistenza degli accordi e le lavoratrici e i lavoratori non potrebbero esigere alcunché per i servizi resi – e, ci fa piacere ricordarlo, nel caso della Polizia Locale Metropolitana si tratta di servizi espletati/da espletare il sabato e la domenica, per la programmazione delle attività che l’Ente decide in autonomia di attivare sul territorio.

FP CGIL E UIL FPL DIFFIDANO L’AMMINISTRAZIONE

– ad avanzare qualsiasi proposta che vada in deroga al CCI del 30/12/2019 nello specifico per il “progetto di produttività della Polizia Locale Metropolitana”, per il quale era previsto, su indicazioni della Sindaca, lo stanziamento delle risorse variabili necessarie senza gravare su altre risorse (stabili o variabili) in assenza delle quali, a pagare, sarà tutto il comparto del personale non dirigente;

– a recuperare in maniera unilaterale le somme nel comparto della Polizia locale Metropolitana e, nel caso si ritenga necessario revisionare accordi, esigiamo formale convocazione, per assicurare le garanzie sopra descritte;

– a trattenere le somme relative al pagamento di quanto fino ad oggi è stato maturato dal comparto per i servizi resi.

Qui puoi scaricare e stampare il volantino in pdfVolantino CGIL UIL: perché il rinvio del 30 aprile 2020.pdf