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LAVORO AGILE

L’art. 90 propone la proroga dell’uso dell’istituto del lavoro agile per i dipendenti del settore privato che assistono figli minori di anni 14. Da rilevare che tale istituto viene riproposto nella forma derogatoria che ha assunto con l’emergenza. Per quanto riguarda il settore pubblico (art. 263), da notare che a differenza dell’art. 87, dove si poneva l’accento sul fatto che il lavoro agile fosse la modalità ordinaria di svolgimento della mansione di lavoro, in questo articolo si evidenzia maggiormente l’uso dello strumento della flessibilità con articolazione diversa dell’orario di lavoro. Per adeguare le esigenze legate alla progressiva riapertura di tutti gli uffici pubblici, adeguando le attività alle esigenze dei cittadini e delle imprese connesse alla graduale ripresa delle attività, viene previsto che le amministrazioni organizzino il lavoro dei dipendenti e l’erogazione dei servizi utilizzando la flessibilità dell’orario di lavoro, rivedendone l’articolazione. Criticità: oltre alla necessaria regolamentazione delle attività in smart working, è necessario che sia introdotta la partecipazione sindacale sia nella programmazione e organizzazione di tale modalità, sia nella regolamentazione dell’istituto della flessibilità, partendo dall’apprezzamento e dalle aspettative da parte di lavoratrici e lavoratori, e dall’evidente capacità delle amministrazioni a modificare rapidamente la propria organizzazione del lavoro.