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Sanità Privata, s’infiamma la protesta dei lavoratori. Cgil Cisl Uil: “Contratto atteso da 14 anni e poi scippato dopo l’accordo. Dal San Carlo di Nancy parte il tour della mobilitazione, fino allo sciopero nazionale”

 

S’infiamma l’estate rovente della protesta dei lavoratori della sanità privata oggi in presidio a Roma all’Ospedale San Carlo di Nancy. “Dopo 14 anni di attesa e 3 di trattativa, con un accordo già sottoscritto, Aris e Aiop hanno compiuto un vero e proprio scippo ai danni dei lavoratori rifiutando la firma definitiva sul nuovo Ccnl. A questo punto la rabbia e la voglia di giustizia è incontenibile”, così Giancarlo Cenciarelli, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini – segretari generali di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio.

“Dal San Carlo di Nancy, struttura di proprietà del presidente Aiop Lazio, parte il tour della nostra mobilitazione”, dichiarano i segretari regionali di categoria. “ Faremo tappa in tutte le aziende della sanità privata accreditata della regione, il 5 agosto saremo a Montecitorio per un presidio nazionale e arriveremo fino allo sciopero già proclamato dalle federazioni nazionali. E’ un abominio che questi lavoratori fino a qualche settimana fa definiti eroi, debbano subire l’oltraggio di una vergognosa fuga dalle responsabilità da parte dei datori di lavoro. Il contratto è un diritto. E il rinnovo se lo sono più che guadagnato sul campo, con le competenze, l’impegno e il sacrificio quotidiano, prima durante e dopo l’emergenza”.

“Abbiamo apprezzato le dichiarazioni della Regione Lazio per la ripresa immediata delle trattative, ma dalle istituzioni ci aspettiamo molto di più”, proseguono Cenciarelli, Chierchia e Bernardini. “Gli operatori della sanità privata svolgono servizio pubblico, di cura e assistenza, in strutture finanziate dal sistema sanitario regionale. Bisogna intervenire sulle regole di accreditamento: niente risorse dei contribuenti per chi non rispetta gli impegni, niente accreditamento per chi non è in regola con i contratti, niente spazio per chi disconosce il valore del lavoro e dei servizi alla salute”.

“Quello di oggi è solo l’inizio. Il caldo torrido non ci spaventa, il nostro sdegno e la nostra determinazione saranno molto più infuocati. Anche perché ne va della tenuta del sistema sanitario”, concludono i segretari generali di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio. “Non ci fermeremo fino a che l’accordo non sarà onorato con la firma del nuovo contratto. Cioè finché i lavoratori del privato accreditato non avranno ciò che spetta loro: salario, tutele, riconoscimento delle professionalità”.

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