Si è conclusa venerdì 7 agosto la lunga trattativa iniziata nel mese di giugno per la quale CGIL, CISL, UIL e la RSU avevano chiesto la partecipazione della parte politica dell’Ente per tornare ad avere corrette relazioni sindacali e recuperare le criticità emerse da una sottoscrizione tardiva del CCI (dicembre 2019), duramente messa in discussione dalla struttura amministrativa apicale.
Abbiamo difeso l’impianto normativo costruito per il nostro CCI mantenendo i livelli retributivi dell’intero comparto attraverso la conferma dell’uso delle schede di valutazione approvate contestualmente al CCI a dicembre 2019, evitando l’introduzione di nuove schede unitamente ad un sistema di valutazione “punitivo” mai concordato; l’attivazione delle procedure per definire le Posizioni Organizzative e il contestuale mantenimento di un regolamento redatto a marzo 2019 – approvato con decreto del vicensindaco nr. 80 del 31/7/2019 contenente le necessarie clausole di salvaguardia sulle mansioni da svolgere, a tutela di chi vorrà partecipare alle graduatorie per quell’istituto; impedito all’organo amministrativo di vertice di cambiare l’impianto normativo concordato e riconoscere le procedure di selezione per le PEO, definite nel CCI del 30/12/19.
L’accordo sottoscritto il 3 di agosto, oltre a quanto sopra, anche alla luce di quanto accaduto per la pandemia ancora in atto, contiene:
– il vincolo per l’Amministrazione di implementare tramite il confronto con le OO.SS. e la RSU, i processi di riorganizzazione attraverso la stesura del Piano Organizzativo di Lavoro Agile (POLA) – previsto dall’art. 263 del DL 3/2020, in contrasto con quanto riportato da taluna stampa, opinionisti e benpensanti che continuano verso il personale che opera nel settore pubblico con accuse, mai circostanziate, sempre generiche, basate su singoli episodi o, peggio, su un sentito dire; crediamo invece che lo strumento debba essere un modo per rilanciare la macchina amministrativa dell’Ente e renderla più efficiente;
– la conferma del testo del progetto di produttività per il personale di vigilanza della Polizia locale Metropolitana così come era stato concordato da CGIL, CISL, UIL con il Direttore di quel comparto, evitando che uno differente, imposto dal vertice amministrativo, venisse adottato;
– l’apertura del tavolo dell’Osservatorio sul contratto con incontri periodici per il monitoraggio e la verifica dello stato di attuazione del CCI al fine di apportare migliorie/correzioni allo stesso.
Nel primo incontro dell’Osservatorio, che si è svolto già venerdì 7 agosto, è stata definita una tempistica per i prossimi incontri e procedere alle variazioni dell’impianto normativo e agli adempimenti economici, con l’avvio della distribuzione del saldo del salario accessorio, per tutte e tutti, come riportato nella tabella contenuta nell’art. 23 comma 12 del CCI 30/12/19; sono state inoltre definite clausole di salvaguardia per il comparto autisti e addette/i ai servizi di anticamera al fine di escludere fantasiose interpretazioni del contratto per la distribuzione del salario accessorio.
La pandemia ha messo a dura prova, ancora una volta, i fragili equilibri finanziari dell’Ente e, nonostante il Governo abbia previsto un riparto del Fondo di 3,5 miliardi di euro per l’esercizio delle funzioni fondamentali degli enti locali su tutto il territorio, in Città Metropolitana si procederà a settembre e novembre al monitoraggio del bilancio approvato il 27 luglio scorso, al fine di verificare il mantenimento degli equilibri; per questo motivo non sono state attivate le procedure per soddisfare il piano dei fabbisogni del personale di cui l’Ente continua ad essere carente e deciso di attendere tempi in cui sarà possibile indire concorsi diretti per poter avere personale adeguato, dal punto di vista professionale, alle esigenze dell’Ente piuttosto che, per mancanza di fondi, dover attingere a graduatorie di altri Enti. In questo modo ci sarà il tempo di organizzare un vero piano dei fabbisogni di personale che coniughi le effettive esigenze di copertura di organico e la valorizzazione delle professionalità interne anche attraverso cambi di profilo, progressioni e/o percorsi di carriera riservati.
10 agosto 2020