“Esternalizzazioni dopo un concorso, cessione di graduatoria pubblica a privati, intermediazione di manodopera, incertezza sui protocolli di sicurezza. Il Comune di Fiumicino sta correndo pericolosamente verso lo smantellamento del sistema educativo scolastico 0-6. Pretendiamo dal sindaco Esterino Montino una presa di posizione chiara di fronte ai lavoratori e ai cittadini: che idea ha del lavoro pubblico? Davvero pensa che una privatizzazione completa degli organici di educatrici e insegnanti, con costi totalmente a carico dei contribuenti, possa passare in sordina? E quale considerazione ha della dignità professionale delle operatrici di nidi e scuole materne che lavorano da anni nelle strutture del comune?”. Giancarlo Cenciarelli, Giancarlo Cosentino e Sandro Bernardini – segretari generali di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Roma Capitale Rieti, Uil Fpl Roma e Lazio – denunciano la situazione paradossale che si sta verificando dopo le ultime “gravissime decisioni” del sindaco Montino che gettano nell’incertezza il sistema dei servizi comunali alle famiglie.
“L’amministrazione comunale sta realizzando un’operazione inaudita: con la crisi sanitaria ancora in atto e nonostante tutte le norme a salvaguardia dei posti di lavoro e dei servizi essenziali, si sta andando verso una privatizzazione completa di nidi e scuole dell’infanzia”, attaccano i segretari di categoria. “Dopo che è stato svolto un apposito concorso pubblico per il reclutamento di educatrici e insegnanti, il Comune ha deciso di appaltare tutto ad una agenzia interinale. Cedendo peraltro, alla stessa agenzia, la graduatoria del concorso che è stato pagato dall’amministrazione di Fiumicino. Tutto ciò con effetti perversi evidentissimi: nessuna considerazione per il personale in servizio da anni nelle strutture scolastiche e nessuna garanzia per chi ha superato le prove selettive del concorso pubblico, che al massimo potrà essere assunto con contratto interinale”.
Ma c’è di più: “Si crea anche un enorme problema rispetto al ruolo del Comune e alla gestione delle risorse pubbliche, dato che l’amministrazione si comporta di fatto come un’intermediatrice di manodopera e che in questo modo tutti i costi – a partire dallo svolgimento del concorso, fino alle commissioni incassate dalle agenzie interinali – vengono messi a carico dei contribuenti”, puntualizzano Cenciarelli, Cosentino e Bernardini. “Senza poi contare che ancora non è dato sapere niente rispetto all’applicazione dei protocolli di sicurezza e alle norme anti-Covid. Un disastro su tutta la linea”.
“A questo punto vogliamo sapere da Montino se è questa l’idea della giunta in merito ai servizi essenziali. Se crede che i servizi comunali siano un contenitore da svuotare per poi appaltare personale e profitti alle agenzie private. E soprattutto se è questa la considerazione che il sindaco ha delle professionalità e dei diritti dei lavoratori, tanto del personale in servizio, quanto dei vincitori e idonei del concorso”, concludono i sindacalisti. “Noi non assisteremo inerti a questo scempio. Denunceremo in ogni sede opportuna la malagestione del Comune di Fiumicino. E metteremo in campo ogni azione necessaria a garantire un buon servizio alla comunità e la piena tutela delle competenze di chi ha in carico l’educazione dei bambini”.