“Sulla sicurezza delle persone non si scherza”. Giancarlo Cenciarelli, Giancarlo Cosentino e Sandro Bernardini – segretari generali di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Roma Capitale Rieti, Uil Fpl Roma e Lazio – sono netti nel respingere al mittente la polemica, alimentata dalle dichiarazioni di pochi agenti iscritti ad altre sigle sindacali e riprese dalla stampa, che li vorrebbero in piazza sabato con i “negazionisti” della pandemia.
“La nostra funzione è e resta sempre quella di presidio sul territorio per la sicurezza e la legalità, il nostro obiettivo è stare vicini alle comunità locali assicurando il rispetto delle regole e il bene pubblico”. “La Polizia Locale ha già pagato un prezzo altissimo sia in termini di contagi, sia in termini di condizioni di lavoro”, puntualizzano Cenciarelli, Cosentino e Bernardini. “Impossioile negare ciò che tanti agenti, così come l’intera popolazione, hanno vissuto drammaticamente sulla propria pelle. Così come è impossioile negare il grande impegno e sacrificio che il Corpo di Roma Capitale sta mettendo in campo, soprattutto ora che la curva dei contagi sta tornando a crescere. E Cgil Cisl e Uil sono al fanco di tutti gli operatori che con dedizione e professionalità difendono ogni giorno la salute e il futuro delle persone”.
“La nostra è piuttosto una battaglia per avere tutte le risorse e tutti gli strumenti necessari a tutelare la comunità”, proseguono i segretari di categoria. “Vogliamo che gli agenti abbiano dpi, dotazioni strumentali, sorveglianza sanitaria. Servono organici completi e serve mettere gli agenti nelle condizioni di lavorare al meglio. E’ questo che diciamo da mesi, altro che negazionismo. Nella lotta alla pandemia, siamo con le istituzioni e con le autorità sanitarie”. “Alimentare la confusione in una situazione già difficile è pericoloso e controproducente”, concludono Cenciarelli, Cosentino e Bernardini. “Se c’è una certezza è che i cittadini troveranno sempre la Polizia locale dalla parte di chi pretende giustamente tutela e sicurezza contro un nemico che dobbiamo sconfiggere con il controllo, ma soprattutto con una cultura condivisa dei comportament corretti”.