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Dogane e Monopoli: dopo il presidio trasferimenti congelati

Ieri, 30 novembre 2020, i lavoratori e le lavoratrici dell’Agenzia Dogane e monopoli, in stato di agitazione del 19 novembre, hanno protestato sotto la sede di piazza Mastai per la scelta di trasferire, in modo unilaterale e senza rispetto del confronto con le Organizzazioni sindacali, parte del personale a via Carucci. Senza confronto, senza un piano di razionalizzazione certo alla base del trasferimento, disposto in piena emergenza pandemica.

Nella serata di ieri le sigle sindacali hanno incontrato il Direttore dell’Agenzia Minenna. Questa la nota dei coordinamenti territoriali e regionali Lazio Fp Cgil, Cisl Fp, Uil PA, Unsa, Flp, USB, Confintesa:

“Nella serata di ieri, a seguito del partecipato Presidio che si è tenuto presso la sede dell’Agenzia di Piazza Mastai, le scriventi Segreterie regionali, unitamente ai rappresentanti delle RSU di Via Carucci, Piazza Mastai e dell’Ufficio Monopoli del Lazio, hanno incontrato il Direttore dell’Agenzia Marcello Minenna. L’incontro è scaturito dall’impegno che il Direttore si era assunto nella mattinata di ieri quando aveva incontrato in piazza le lavoratrici ed i lavoratori in Presidio, che chiedevano una immediata inversione di rotta rispetto alle iniziative di trasferimento che si stavano assumendo, e la piena considerazione delle problematiche vita-lavoro connesse agli ipotizzati trasferimenti. La riunione, a cui hanno partecipato anche i Direttori centrali Flore e Losurdo e il Direttore Territoriale Brosco, si è conclusa in tarda serata, dopo un lungo confronto nel quale, in qualità di rappresentanti del personale, abbiamo ribadito tutta la nostra contrarietà verso un’operazione di cui non si conosce nel dettaglio il piano operativo, le effettive dislocazioni logistiche, le ricadute organizzative, e i cui tempi di applicazione, in piena emergenza sanitaria, appaiono assolutamente in controtendenza rispetto alle misure di sicurezza adottate dal Governo in materia di prevenzione e di contrasto al diffondersi del contagio. L’esito della riunione, che valutiamo nel complesso positivo, ha permesso di definire un quadro di riferimento che prevede, d’ora in poi, il pieno e preventivo coinvolgimento delle Organizzazione sindacali e delle RSU su tutte le iniziative che l’Agenzia intenderà assumere in merito alla ricollocazione di alcuni Uffici sul territorio di Roma, al fine di verificarne congiuntamente non solo la fattibilità, ma anche le ricadute sulle lavoratrici ed i lavoratori, con l’adozione di tutte le misure per la loro piena ed effettiva tutela, a partire dalla esplicita e manifesta volontarietà del personale ad essere collocati in altra sede rispetto a quella attuale. Inoltre, tenuto conto che la situazione non è in alcun modo definita rispetto agli immobili attualmente sede degli Uffici interessati, e tantomeno di quelli che potrebbero divenirne in futuro, sono di fatto congelate e conseguentemente differite le tempistiche di trasferimento, ipotizzate o già definite, sia per la sede dell’UM del Lazio che per alcune Direzioni centrali dell’Agenzia. Il Direttore ha comunicato che le uniche iniziative che porrà in essere in questo periodo saranno connesse unicamente a lavori di ristrutturazione della sede di Piazza Mastai che partiranno a gennaio 2021 e che interesseranno solo il personale attualmente in servizio nel compendio. Lavori che potranno essere svolti implementando in modo significativo lo smart working e quindi limitando al massimo il disagio sul personale. Nel frattempo proseguirà il confronto per individuare congiuntamente le migliori e diverse soluzioni che potranno evidenziarsi dall’evoluzione della situazione rispetto agli immobili e alla collocazione funzionale degli Uffici. E’ già stata calendarizzata sulla questione una nuova riunione che si terrà entro la seconda decade di dicembre”.

La nota del 1 dicembre

Lo stato di agitazione

Il comunicato sul presidio