Tempi certi e valorizzazione di tutto il personale. Avanti con assunzioni straordinarie nel 2021 per potenziare il SSR
Siglato con la Regione Lazio l’accordo sulle premialità Covid-19 per tutto il personale del comparto pubblico. Con l’accordo, si definiscono i termini per la sottoscrizione degli accordi aziendali relativi al riparto delle risorse stanziate a luglio, garantendo comunque la salvaguardia dell’erogazione del premio a tutti gli operatori anche qualora non si dovesse definire l’accordo decentrato nelle singole aziende. Definito poi il riparto dei 18 milioni di euro disponibili dalle successive disposizioni normative, e una premialità aggiuntiva per il mesi di novembre e dicembre 2020 differenziata in 3 fasce di rischio, da 15 a 5 euro per ogni turno lavorato.
È il doveroso riconoscimento economico per l’eccezionale impegno che tutti gli operatori sanitari, specie gli oltre 15 mila lavoratori impegnati nella gestione diretta dell’emergenza sanitaria, hanno dato e continuano a dare nel garantire a tutti i cittadini del Lazio il massimo delle cure e dell’assistenza. Un risultato importante, che recepisce una richiesta fondamentale del sindacato: l’inclusione del personale ricercatore inquadrato negli IRCCS pubblici, l’eventuale altro personale pubblico compreso quello in comando presso il SSR e il personale del comparto dell’Istituto Zooprofilattico del Lazio impegnato in attività Covid nel territorio regionale.
L’accordo recepisce la richiesta del sindacato di individuare, anche attraverso contributi di politiche sociali, le risorse necessarie a riconoscere il lavoro svolto dai lavoratori della sanità privata accreditata e dei servizi esternalizzati, impegnati nei reparti ospedalieri o nei servizi territoriali al pari dei dipendenti del SSR, ai quali non può essere applicato l’istituto contrattuale relativo al riparto delle risorse stanziate a livello nazionale e regionale.
Condiviso il percorso per portare avanti, già dai primi mesi del prossimo anno, il piano straordinario di assunzioni, che, oltre a quanto già fatto, dovrà continuare a immettere nuove risorse stabili, investendo sul potenziamento di tutte le figure professionali, a partire dagli Operatori Socio Sanitari, dal personale tecnico sanitario e da quello infermieristico, con l’obiettivo di superare il precariato e rafforzare il SSR. Assunzioni, sicurezza e lotta al precariato sono tra i temi fondamentali dello sciopero nazionale del 9 dicembre: la sanità, chiaramente, è tra i comparti pubblici dove è quantomai importante continuare a investire per restituire dignità e capacità d’azione a un servizio pubblico essenziale, per troppi anni depotenziato da mancate assunzioni e investimenti, mettendo al centro la valorizzazione del lavoro e delle professionalità.