E’ partita la raccolta firme nelle strutture sanitarie del Lazio promossa dalla Funzione Pubblica Cgil. Primo momento nel territorio di Frosinone Latina domani, 3 febbraio, all’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dalle ore 12,30 alle 14,30.
“La Fp Cgil lancia un’azione concreta a sostegno delle stabilizzazioni per i tanti lavoratori precari del sistema sanitario regionale. Le fila del personale a tempo determinato nelle Aziende Sanitarie sono ulteriormente aumentate durante l’emergenza Covid: le istituzioni devono ora avviare un percorso che porti alla stabilizzazione di chi lavora nel Servizio Sanitario Regionale ed ha diritto a veder riconosciuto l’impegno umano e professionale, a maggior ragione nel caso di personale che ha messo al servizio della salute dei cittadini durante la pandemia. Se si è stati in grado di sostenere i servizi in emergenza, lo dobbiamo al lavoro di tutti gli operatori sanitari, medici, infermieri, oss, tecnici e tantissime altre professionalità che hanno dato e stanno dando il massimo, nei nostri ospedali e nei servizi territoriali.
“La questione, tuttavia, si somma a una carenza storica di personale: chiediamo da anni un’azione straordinaria sul potenziamento della sanità pubblica, che compensi il calo dovuto alle fuoriuscite e alla mancata compensazione dovuta al blocco del turn over e al commissariamento. Un trend che ha portato il Lazio a perdere in 15 anni poco meno del 40%, lasciando il personale in servizio con un’età media elevata e maggiori rischi per la loro salute”.
“Le assunzioni che si sono tornate a programmare e quelle fatte in via straordinaria e a termine, durante il Covid, attingendo da graduatorie di concorsi già espletati o ricorrendo a manifestazioni d’interesse, così come la programmazione di nuovi concorsi, non sono sufficienti. Soprattutto “ricorda Giovanni Salzano, Segretario Generale della FP CGIL Frosinone Latina” debbono essere tracciati percorsi chiari e legittimi di stabilizzazione del tanto personale precario che oggi opera nel Servizio Sanitario. Il Governo deve dare risposte concrete prevedendo l’estensione delle procedure previste dalla legge “Madia” allungando i termini fino al 2023, altrimenti verranno penalizzati proprio le lavoratrici e i lavoratori assunti come precari durante la pandemia e utilizzati, molto spesso, nei reparti a rischio COVID più elevato. Alla Regione chiediamo di aumentare lo sforzo economico per assumere, stabilmente, ulteriori lavoratrici e lavoratori per tutti i profili, sia sanitari che tecnici che amministrativi. Un asse importante della vertenza complessiva per nuove e straordinarie assunzioni stabili in sanità pubblica, attraverso ogni spazio possibile, che preveda anche la prosecuzione delle chiamate dalle graduatorie aperte, l’indizione di nuovi concorsi e l’immissione di nuove risorse per il potenziamento dei servizi sanitari pubblici”.
“Il nostro, al di là delle semplici dichiarazioni, è un percorso di mobilitazione chiaro e con azioni ben precise, per il lavoro, la valorizzazione delle professionalità, l’estensione e il miglioramento dei servizi pubblici ai cittadini, per questo domani saremo davanti gli ospedali pontini per una raccolta firme delle lavoratrici e dei lavoratori a supporto della nostra vertenza per la stabilizzazione di tutto il personale precario del SSR ”