Rinnovato, dopo quasi due anni di trattative, il Contratto collettivo decentrato della Fondazione Policlinico Gemelli.
Un lungo percorso che ci ha visto costantemente attenti alle specificità delle condizioni di lavoro all’interno della Fondazione così come alle politiche sanitarie regionali e nazionali. Si è cercato di sanare tutte le criticità del CCL precedente, scaduto nel 2018, sempre con l’obiettivo di valutare le innovazioni più opportune per rispondere alle istanze delle lavoratrici e dei lavoratori”, dichiara Stefano Capitelli, Fp Cgil Fondazione Policlinico Gemelli.
“Adeguamento tabellare al nuovo CCNL, meccanismi premiali e revisione delle indennità, partendo dalle innovazioni organizzative e legandole sia agli obiettivi della fondazione che alla valorizzazione delle professionalità e delle condizioni di lavoro dei vari profili. Innovazioni importanti dal punto di vista economico e normativo e per il riconoscimento dell’impegno e del ruolo di tutti gli operatori che in questi mesi hanno garantito con uno sforzo eccezionale l’assistenza sanitaria ai cittadini nelle strutture della Fondazione, su cui insiste il primo hub del sistema accreditato privato per la gestione della pandemia”, prosegue il responsabile aziendale Cgil.
“In dettaglio, viene definito l’adeguamento tabellare ai CCNL vigenti in sanità (SSN e ARIS/AIOP 2016/2018) che prevede) un aumento medio di 110 euro mensili. I dipendenti troveranno gli adeguamenti salariali a partire da luglio e, nella busta paga di ottobre, gli arretrati da gennaio a giugno 2021. Vengono inseriti incarichi di coordinamento legate alla responsabilità e alla complessità delle unità operative, sia in ambito sanitario che amministrativo. Tra le indennità, viene riconosciuta quella di continuità assistenziale al 50% del personale in servizio nelle aree critiche e di Pronto Soccorso. Nella definizione della produttività, viene previsto un meccanismo premiale per chi non supera i 5 giorni di assenza, mentre vengono tutelati i colleghi in terapie salvavita e chi, nel 2021, ha affrontato l’infortunio da Covid 19. Definite anche specifiche indennità per gli OSS e ausiliari, personale infermieristico, tecnici perfusionisti e di radiologia e l’indennità di front office per il personale amministrativo. Saranno pagate le festività infrasettimanali al 100% (a partire dal 1 gennaio 2022) ed è prevista l’istituzione di un fondo da 300.000 euro destinato alla valorizzazione delle competenze altamente specialistiche del personale delle professioni sanitarie”, sintetizza Capitelli.
“In tema di welfare, un’innovazione importante è il contributo di 50 Euro per l’iscrizione annua all’albo di appartenenza, l’estensione dei permessi studio anche per chi segue corsi universitari online, la malattia bambino fino al terzo anno in caso di ricovero, retribuita fino a 30 giorni, e i congedi straordinari a tutela delle donne vittime di violenza. Tutti segnali di attenzione alle condizioni di vita e lavoro degli operatori e alla loro crescita e valorizzazione professionale, non scontati nel complessivo sistema di relazioni sindacali sul privato accreditato”, aggiunge.
“Un lavoro lungo e difficile, portato avanti nonostante la complessità del periodo, che restituisce a lavoratrici e lavoratori un quadro di avanzamenti e innovazioni su più fronti, risposte in termini economici e di tutele attesi da tempo”, conclude Capitelli.