“Dopo mesi di silenzio oggi l’assessore Gianni Lemmetti ha spiegato le ragioni del ritardo nell’approvazione del bilancio di Ama. Ma la sua risposta non tranquillizza, anzi conferma le previsioni peggiori. Si vuole portare l’azienda alla crisi e senza indicare i progetti per il futuro. Con i mega appalti già assegnati e quelli futuri, senza un piano industriale che permetta alla Capitale di chiudere il ciclo ed essere autonoma, una realtà industriale, si sta di fatto predisponendo lo spacchettamento senza tutelare il patrimonio pubblico”. Con una nota unitaria le segreterie regionali di Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel commentano l’intervento di oggi in Assemblea Capitolina dell’assessore al Bilancio di Roma capitale e preannunciano una prima assemblea cittadina pubblica dei lavoratori di Ama il 28 settembre, che si terrà in Piazza Santi Apostoli dalle 10 alle 13.
“Risulta quantomeno irresponsabile l’atteggiamento di Lemmetti, che interviene con tanto ritardo dopo aver lasciato esplodere il problema, e resta incomprensibile la linea politica della Sindaca Raggi. Non si può puntare tutto sulla differenziata e sul porta a porta, farlo senza pianificazione e senza le tecnologie di cui ci si vanta pubblicamente ma che non risultano essere ancora in dotazione, e contemporaneamente non mettere al riparo Ama da difficoltà che sembra quasi si stiano perseguendo. Se il progetto e il programma della Giunta sono cambiati e si punta a smembrare l’azienda – aggiungono i sindacati – si abbia il coraggio di dirlo”.
“Con queste premesse gli investimenti necessari tanto sul personale quanto su impianti e mezzi – concludono Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel – restano promesse irrealizzabili. Fumo negli occhi”.