L’accordo siglato stamattina in Regione Lazio per la stabilizzazione dei Precari Covid e il potenziamento delle piante organiche nel SSR attivando processi di internalizzazione è frutto di un percorso lungo, iniziato l’anno scorso con la nostra campagna di raccolta firme (oltre 7000 firme raccolte tra i lavoratori dalla FP CGIL di Roma Lazio), che ha registrato un’adesione straordinaria.
Siamo andati avanti sulla scorta di quell’entusiasmo, e coscienti che la fase post-pandemica poteva e doveva segnare una vera e propria svolta per il sistema sanitario regionale, per troppi anni duramente penalizzato da piani di rientro draconiani.
Tante sono state le iniziative organizzate dalla FP CGIL per garantire agli operatori del SSR il diritto ad un contratto a tempo indeterminato; già l’anno scorso, durante le nostre iniziative online, a fronte delle nostre richieste, l’assessore D’Amato aveva assunto l’impegno di non dimenticarsi di chi, in questi mesi sta lavorando da precario combattendo in prima linea con una pandemia senza precedenti.
Nell’attesa di una norma, nello scorso Maggio abbiamo ottenuto la proroga di TUTTI i contratti Covid fino a Dicembre 2021. Con un secondo accordo abbiamo ottenuto che i lavoratori restassero in servizio fino a Dicembre 2022.
Grazie anche all’azione di tutta la CGIL, con la legge di bilancio 2022, al comma 268 lettera b dell’articolo 1, è stata approvata una norma che permette una rapida stabilizzazione per i precari sanitari e socio sanitari.
Oggi è stato sottoscritto l’accordo per attivare, già da Aprile, le procedure di stabilizzazione previste dalla Legge di Bilancio. Ulteriori procedure saranno previste dopo il 30 giugno 2022 (per dare modo di stabilizzare anche chi maturerà i requisiti entro quel termine ultimo).
Ma non ci siamo fermati alla semplice tutela dei dipendenti a tempo determinato; abbiamo anche ottenuto l’attivazione di percorsi di reinternalizzazione dei servizi, prevedendo per chi oggi lavora in appalto nelle strutture pubbliche la possibilità di avere delle quote riservate nelle graduatorie concorsuali che verranno attivate a partire da oggi, con cadenza biennale.
“Nessuno rimanga indietro”, questo è un motto che abbiamo da sempre fatto nostro; abbiamo quindi previsto delle tutele per le lavoratrici ed i lavoratori che non rientrano nella categoria dei sanitari o dei socio sanitari, “dimenticati” dai provvedimenti governativi di Dicembre: i loro contratti verranno comunque prorogati, in attesa della maturazione dei termini per attivare le procedure di stabilizzazione previste nella Legge Madia.
Questo accordo sulle stabilizzazioni permetterà alle strutture di mantenere in servizio nelle ASL e negli ospedali laziali il personale oggi precario, ma la carenza di personale è ancora tanta: oggi mancano 10.000 lavoratori nel Servizio Sanitario Regionale, per cui vanno attivati subito anche i concorsi, che chiediamo con forza. Inoltre dobbiamo continuare a tutelare tutto il personale, compresi gli amministrativi ed i tecnici del Servizio Sanitario Regionale che oggi la norma ha dimenticato. È l’insieme di tutte le figure professionali che permette al Servizio di funzionare, va garantita una tutela anche per la stabilizzazione e la reinternalizzazione, oltre a fare nuove assunzioni di tali lavoratori, considerato che la carenza di personale riguarda tutti i ruoli.
Questa è la FP CGIL: il sindacato che raggiunge gli obiettivi costruendo i percorsi, dalla raccolta firme fino alla costruzione degli accordi, con serietà e competenza. Sempre con e tra i lavoratori.
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