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Carichi di lavoro sproporzionati, personale sotto organico e sotto valutazione

Nel mese di gennaio scorso sono stati comunicati agli uffici dell’Agenzia Entrate del Lazio i nuovi obiettivi per il 2022, è stato avviato un nuovo e sperimentale video sportello ed è stato introdotto un nuovo sistema di valutazione della performance per il personale senza incarichi.

Mentre tutti attendiamo che l’Agenzia si sieda al tavolo con le OO.SS., per preparare il terreno contrattuale al lavoro agile ed al co-working dopo il 31 marzo 2022 (vedi qui), per definire piani di mobilità e sottoscrivere gli accordi FRD 2021 e Ristori per il personale in presenza durante la pandemia, la realtà quotidiana di questi primi mesi del 2022 ci vede soffrire carichi di lavoro sproporzionati rispetto al personale in organico; in aggiunta, colleghi e colleghe degli uffici territoriali dell’Area Entrate sono stati cooptati nella nuova sperimentazione dello sportello in video chiamata 

In merito a quest’ultimo, abbiamo già chiesto all’Amministrazione informativa e convocazione ma chiariamo altresì che, se da un lato lo sviluppo della tecnologia può sicuramente favorire soluzioni lavorative apprezzabili, dall’altro – e a ragion veduta – ciò che ci preoccupa è l’organizzazione sperimentale di questo nuovo servizio negli uffici regionali, che somma il peso organizzativo al carico di lavoro degli UU.TT., già sbilanciato dalla carenza di personale. 

Inutile, ma non banale, dire che la stessa sorte è condivisa dalle colleghe e dai colleghi di tutte le altre Aree di lavoro, nessun ufficio escluso, alcune delle quali pagano ancora lo scotto di una certa disorganizzata e frettolosa progettualità regionale degli anni precedenti.

Ci preoccupa non aver letto di alcuna ricognizione di volontari e l’aver appreso che non si è seguito questo criterio per individuare i partecipanti, sebbene così aveva informato la DC-RU; così come l’aver inteso che il progetto sperimentale “Sportello Digitale” non può ancora essere pienamente avviato e che quindi, medio tempore, sarà surrogato dall’aggiornamento in video del lavoro sostanzialmente prodotto dalle cosidette “richiamate”, coinvolgendo forse persino più personale di quello indicato dalla citata informativa nazionale e non producendo soluzioni per ridurre lo stress da lavoro correlato né vantaggi al benessere organizzativo, ma al più un ritorno d’immagine per l’Agenzia delle Entrate. 

In tal senso, sarebbe interessante conoscere se ed eventualmente quali sono le determinazioni dei Gruppi di Lavoro sulla rilevazione dello stress da lavoro correlato. 

Altro elemento che perplime e ci preoccupa è la nuova assegnazione all’UP-Territorio di Roma delle lavorazioni DOCFA dell’Ufficio di Milano, lavorazioni che vanno a sommarsi a quelle di tutta la regione, già in precedenza attribuite all’ufficio con i progetti voluti dalla DR Lazio e che rappresentano un aggravio ulteriore ed un condizionamento organizzativo nella distribuzione interna del personale tra i processi di lavoro.

E’ in questo contesto complicato che viene avviato il nuovo sistema di valutazione della performance, nel quale pesa in modo determinante il raggiungimento degli obiettivi e che presuppone, quindi, che la loro declinazione venga opportunamente contestualizzata e che essi siano assegnati al personale in modo chiaro e specifico, con indicatori di avanzamento; previsione questa che non  risulta attualmente soddisfatta. 

Riteniamo quindi che l’assegnazione sia sproporzionata rispetto alla forza lavoro in organico e che sia di conseguenza necessario fare una riflessione e provvedere a ricalibrare gli obiettivi dati; e questo a maggior ragione del personale che pur realizzando in concreto una produzione quantitativamente superiore agli anni precedenti, rischia infine di vedere mortificato l’impegno perché gli obiettivi assegnati sono evidentemente troppo elevati e difficilmente raggiungibili.

Paolo Falcone