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Assistenti alla Comunicazione Regione Lazio: il Consiglio Regionale approvi l’adeguamento delle tariffe

Nelle scuole del Lazio, da vent’anni, il diritto allo studio delle ragazze e dei ragazzi sordi è garantito dal lavoro quotidiano delle Assistenti alla Comunicazione.

Grazie al loro lavoro ogni giorno le ragazze ed i ragazzi sordi nelle scuole del Lazio possono avere accesso allo studio, alla socializzazione e all’inclusione.

Il servizio di Assistenza alla Comunicazione viene affidato in appalto a Cooperative Sociali dalle singole scuole in base alle Linee Guida definite dalla Regione Lazio.

La Regione Lazio finanzia e organizza questo servizio. Nel 2020 il contratto nazionale delle Cooperative Sociali ha riconosciuto un nuovo inquadramento a queste lavoratrici e lavoratori.

Lo scorso anno è stato richiesto alla Regione Lazio che venissero adeguate le tariffe con cui viene pagato il servizio per garantire il giusto inquadramento contrattuale a queste lavoratrici e lavoratori.

Siamo ad ottobre del 2022 e ad oggi la Regione Lazio non ha ancora adeguato le tariffe. Questo si traduce in stipendi medi di 780 euro, mentre il nuovo inquadramento permetterebbe alle lavoratrici di guadagnare circa 100 euro in più al mese.

Queste cifre così basse sono dovute anche al numero di ore di contratto che abbiamo, in quanto è molto difficile avere più di 25 ore settimanali di contratto. Inoltre, per riuscire ad avere queste ore di contratto devono essere seguiti più ragazzi in diverse scuole e questo comporta ulteriori spese che non sono rimborsate.

A questo si aggiunge che nel periodo estivo, con le scuole chiuse, il personale impiegato in questi servizi non ha lo stipendio, non si può chiedere la disoccupazione e, a settembre, non sempre il servizio nelle scuole riparte subito. Molte lavoratrici stanno cambiando lavoro, entrando di ruolo come insegnanti di sostegno nelle scuole, guadagnando circa 1400 euro al mese, oltre ad avere contributi e stipendio per 12 mesi l’anno.

Tutto questo avviene mentre a livello nazionale abbiamo un aumento dei costi di mutui, affitti (+8%), benzina (+13.9%), gas e luce (+525%), pane (+13%), latte (+12%), verdure (+11.5%) che solo nel Lazio si traducono in una diminuzione del potere d’acquisto del 7%.

La fuga degli assistenti alla comunicazione (ad oggi circa il 30%) sta causando una riduzione dell’assistenza e per questo molti ragazzi e ragazze vedono negati i loro diritti di accesso allo studio, alla socializzazione e all’inclusione.

Nel Lazio, ad oggi, il 20% dell’assistenza non ha avuto continuità rispetto allo scorso anno e le nuove richieste di assistenza non possono iniziare perché non c’è il personale.

Questo manda in fumo le politiche di inclusione per cui ci battiamo da anni e lascia sole decine di famiglie.

Nei prossimi giorni in Consiglio regionale del Lazio verrà messo in votazione un emendamento al bilancio che permetterà di sanare questa ingiustizia e di prevedere i fondi necessari all’adeguamento delle tariffe.

Abbiamo avviato una campagna di sostegno a questa vertenza rivolta alle famiglie, alle istituzioni e ai consiglieri regionali per l’approvazione di questo emendamento per il rispetto del contratto nazionale in questi servizi e per permettere ai ragazzi e alle ragazze sorde di questa Regione di avere garantito il diritto allo studio.

Nei prossimi giorni annunceremo le diverse iniziative previste a sostegno delle Assistenti alla Comunicazione del Lazio e per il diritto allo studio dei ragazzi e delle ragazze sorde della nostra Regione.

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