Un capannone di AMA senza riscaldamento, succede nella Zona 10B, dove l’assenza di manutenzione ordinaria e programmata ha portato inevitabilmente l’impianto di riscaldamento a rompersi.
Il management di AMA, forse troppo distratto a nominare nuovi consulenti, ha dimenticato di mettere in campo durante l’estate gli interventi di manutenzione, lasciando le lavoratrici e i lavoratori senza riscaldamento ai primi freddi.
“Finché non sarà ripristinato l’impianto, lo stabile sarà riscaldato con 18 stufette elettriche. Questa è l’improbabile e approssimativa soluzione messa in campo dall’azienda.” -dichiara Giancarlo Cenciarelli, Segretario Generale della Fp Cgil di Roma e Lazio -“Le stufette pensate per i piccoli spazi domestici sono palesemente inadatte a riscaldare un capannone e, in tutto questo, comportano anche un consumo orario di 36kw e per un periodo indefinito”.
“Serve un cambio di passo perché siamo davanti ad una gestione aziendale che non ha per priorità le condizioni del proprio personale e delle proprie infrastrutture e che affronta i problemi con soluzioni approssimative, insufficienti e superficiali.” conclude Cenciarelli.