Il giorno 15/05/2023 come tutti sapete c’è stato l’incontro con l’azienda sulla proposta di rimodulazione dell’orario di servizio. Nello stesso momento si è anche svolta l’assemblea dei lavoratori che ha avuto come sede proprio la sala dove si svolto l’incontro tra azienda ed Organizzazioni sindacali.
RSU, CGIL FP, CISL, e UIL FPL hanno messo a verbale un documento (che trovate in allegato), nel quale si riportava l’esito del referendum voluto dai lavoratori nell’assemblea del 9 maggio e dove abbiamo motivato nel merito la decisione di non accogliere le proposte dell’Amministrazione di cambio orario.
Abbiamo avuto pieno mandato dai lavoratori a dire no alla pretestuosa proposta dell’Amministrazione che nasconde la volontà di rendere legale la programmazione dello straordinario e a dire no alla decurtazione di15 minuti dai 35 di orario tecnico.
Di contro FIALS, Nursind e Nursing Up hanno accolto la proposta di rimodulazione dell’orario di servizio dell’azienda, la prima aderendo alla proposta di turnazione 6+6+12 mentre le altre due rilanciavano con proposta simile (orario IFO) addirittura peggiorativo rispetto a quelle proposte dall’Amministrazione. Tutte e tre hanno accettato la decurtazione dei 15 minuti di orario tecnico.
Hanno ignorato la volontà di oltre il 90% di lavoratori turnisti che si sono espressi negativamente sulla rimodulazione dell’orario di servizio e sulla decurtazione dell’orario tecnico, schierandosi con l’Amministrazione a danno dei lavoratori.
La votazione finale ha visto affermarsi per 4 voti a 3 la posizione di RSU, CGIL FP, CISL e UIL. Gli altri se ne facciano una ragione.
Abbiamo chiesto e fatto mettere a verbale:
· Rideterminazione dei fabbisogni su linee guida AGENAS
· Sospensione del provvedimento che riduce i fabbisogni di unità infermieristiche in Ortopedia e MAR/Gastro
· Sospensione della delibera per attività intramoenia e rinegoziazione delle tariffe con inclusione dei rappresentanti di comparto
· Equiparazione indennità P.S. ginecologico con P.S. polifunzionale.
Abbiamo dato 3 giorni di tempo all’Amministrazione per avere riposte. In caso queste non soddisfino la volontà dei lavoratori siamo pronti ad intraprendere iniziative di tutela e rivendicazione ad iniziare dall’indizione dello Stato di Agitazione e a portare a livello regionale la vertenza.
Leggi e scarica il documento inoltrato alla Direzione