“Il forte auspicio è che dall’Assemblea dei soci Ama prevista per domani emergano novità positive, altrimenti lo sciopero indetto per il 5 novembre sarà inevitabile: da troppo tempo il Comune non dà seguito alla dichiarata posizione di mantenere l’azienda pubblica, mentre cittadini e lavoratori devono affrontare una situazione indecorosa, ormai esplosa in tutta la città”.
E’quanto dichiarano, in una nota congiunta, i Segretari Generali di Fit-Cisl, Fp Cgil e Fiadel di Roma e del Lazio, Marino Masucci, Natale Di Cola e Massimo Cicco, aggiungendo che “i lavoratori, da tempo costretti a operare in condizioni critiche, meritano risposte concrete sul futuro della partecipata: senza l’approvazione del bilancio e lo sblocco delle linee di credito, prorogate fino al 15 novembre ma non disponibili, gli stipendi dei dipendenti e il servizio ai cittadini sono gravemente a rischio”.
“Pur consapevoli del disagio che lo sciopero dei lavoratori di Ama potrebbe provocare – concludono i sindacalisti – la posta in gioco è ben più alta: senza un intervento responsabile da parte della politica, la Capitale dovrà fare i conti con il collasso del più grande operatore in Italia nella gestione integrata dei servizi ambientali, e quasi ottomila famiglie vivranno nell’incertezza e nella preoccupazione. I tempi sono stretti, chiediamo per l’ennesima volta risposte urgenti”.