Si è tenuta l’8 novembre presso la sala della Protomoteca del Campidoglio, alle 9,30 l’assemblea nazionale dei delegati Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa di Sicilia, Sardegna, Umbria, Abruzzo e Molise, Marche, Toscana e Lazio.
All’ordine del giorno la discussione su manovra e legge di bilancio e le priorità indicate da Cgil Cisl e Uil per il lavoro e il Paese.
All’assemblea, con Serena Sorrentino, segretaria generale Fp Cgil, Maurizio Petriccioli, segretario generale Cisl Fp, Maria Vittoria Gobbo, segretaria nazionale Uil Fp, Sandro Colombi, segretario nazionale Uil Pa e la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan, per il Lazio è intervenuta la delegata Fp Cgil Mibac, Antonella, che lavora al Parco Archeologico del Colosseo: “Dalle 6000 assunzioni promesse, in Legge di bilancio siamo scesi a 1000 in 2 anni. Scomparsi anche i 20 mln del FUA. Ci affiancano lavoratori precari a 7 euro l’ora e non riusciamo a garantire tutte le aperture: dobbiamo dare risposta a chi ci sostiene e mobilitarci a tutti i livelli, il Mibac come l’ intera PA è in emergenza, servono subito risorse, assunzioni, e il rinnovo contrattuale per il prossimo triennio.
Natale di Cola ha specificato: “Il vento non è cambiato, l’attacco a lavoro e servizi pubblici continua, che sia frontale, come la privatizzazione di Atac, o laterale, come il taglio risorse in Legge finanziaria o le scelte in materia di fisco. Lo sanno bene i lavoratori delle agenzie fiscali: in questo paese è stata abbandonata la lotta all’evasione fiscale e una diversa idea di fisco, equa e redistributiva. Le flat tax sono contro i servizi pubblici, è il welfare che si sostiene con la fiscalità generale. Inutili le promesse, servono assunzioni e investimenti nel pubblico, come leva economica e per il rilancio delle amministrazioni.
Lo dobbiamo a lavoratrici e lavoratori che sono con noi e lo sono stati per tutti gli anni della mobilitazione per il contratto.
Sosteniamo la piattaforma unitaria, e mobilitiamoci per modificare il DL Sicurezza, ulteriore attacco al lavoro nel terzo settore”.
Lo dobbiamo a lavoratrici e lavoratori che sono con noi e lo sono stati per tutti gli anni della mobilitazione per il contratto.
Sosteniamo la piattaforma unitaria, e mobilitiamoci per modificare il DL Sicurezza, ulteriore attacco al lavoro nel terzo settore”.