1. MOBILITA’ VOLONTARIA REGIONALE (2025)
Con l’incontro di ieri in Dr Lazio abbiamo iniziato la trattativa per la seconda mobilità volontaria regionale. L’incontro segue a confronti precedenti, l’ultimo a settembre, nei quali avevamo proposto di avviare una seconda procedura per dare risposte ai colleghi assunti dal 2021 in poi.
L’Amministrazione ci ha quindi sottoposto un nuovo impianto che supera il requisito minimo di partecipazione dei tre anni di servizio, coi medesimi criteri della mobilità appena conclusa ma con numeri inferiori (45 persone – Mob. 2023 complessivamente 65) e con limiti in entrata e in uscita, per esigenze organizzative (distribuzione personale tra le sedi) che noi riteniamo superabili.
A questo proposito, mesi e mesi fa avevamo suggerito alla DR di fare una ricognizione tra i lavoratori per comprendere la dimensione delle potenziali richieste di mobilità. Questo avrebbe consentito anche di procedere con più efficacia e lungimiranza in sede di assegnazione dei colleghi e delle colleghe appena assunte; e chi sa se questo non avrebbe portato anche a meno rinunce.
La discussione è appena iniziata, ne riparleremo a gennaio, ma di certo possiamo ripetere quanto detto alla DR e cioè che la mobilità regionale non sottrae personale alle strutture ma semplicemente lo redistribuisce tra tutti gli uffici della medesima regione, per cui la capacità di organico resta immutata e per queste ragioni l’obiettivo minimo è bandire nel primo semestre del 2025 una procedura per un numero di posti non solo inferiore alla precedente ma incrementato, visto l’ingresso di 936 nuovi colleghi.
1.a MOBILITA’ PER EQUIVALENTE
La FpCGIL ha fatto una proposta per coinvolgere anche i colleghi e le colleghe assunti da giugno ad oggi che abbiamo definito mobilità per equivalente.
Quello che abbiamo proposto – a nostro avviso realizzabile – è una ricognizione tra i lavoratori, per verificare quale potrebbe realmente essere la richiesta di mobilità. Successivamente, valutare insieme alle Organizzazioni Sindacali una procedura di mobilità per equivalente, cioè scambi a saldo zero per gli uffici, anche considerando le professionalità sviluppate nelle mansioni, così da soddisfare le esigenze operative.
E’ una questione di volontà, la scelta di organizzarsi per andare incontro alle esigenze delle persone che lavorano nei nostri uffici. Secondo noi si può fare e continueremo a lavorarci per persuadere l’Amministrazione.
2. LAVORO AGILE e CO-WORKING REGIONALE
La mobilità non è l’unico strumento che abbiamo a disposizione per venire incontro alle esigenze logistiche dei colleghi, esistono anche il Lavoro Agile e il Co Working, che se ben praticati potrebbero di certo alleviare i disagi degli spostamenti.
A Gennaio si rinnovano i contratti in essere e la FpCgil per prima è stata molto chiara su questo punto. Pretendiamo il rispetto della procedura.
Abbiamo già segnalato l’ostruzionismo e l’errata applicazione della procedura di accesso al lavoro agile da parte di alcuni Direttori Provinciali, che attribuiscono simili indicazioni alla Direzione Regionale, che invece continua a negare tutto.
Parliamo delle indicazioni vincolanti e predeterminate sul numero di giorni di lavoro agile; delle istanze presentate ma ferme sulle scrivanie perché difformi dalle indicazioni e questo nonostante la DR abbia chiesto il celere esito degli iter di approvazione; del rinvio fino a gennaio solo per alcuni e senza spiegazioni; della perdurante riduzione di giorni massimi per categorie di lavoro (Controlli e UT) senza motivazioni e della mancata trasmissione a colleghe e colleghi di Roma delle opzioni per il lavoro agile nel Giubileo, come da Ord. di Gualtieri (Commissario Straordinario).
Poiché fino ad oggi la DR si è mostrata timida e non è intervenuta come avrebbe dovuto, abbiamo letto al Direttore una delle mail che i Responsabili hanno mandato ai colleghi ed alle colleghe nelle quali viene detto di correggere e ripresentare le istanze secondo le indicazioni della dirigenza. Come già successo a gennaio 2024. Inaccettabile.
Questo non è un modo serio di lavorare e la procedura va rispettata. La DR non può fare finta di non sapere e voltarsi dall’altra parte.
Ognuno dev’essere lasciato libero di chiedere il numero di giorni previsti dal Regolamento e nel caso il Dirigente fosse di avviso diverso lo motiverà adeguatamente, così come previsto dalla stessa Amministrazione.
Abbiamo chiesto alla DR di richiamare esplicitamente i Direttori Provinciali al rispetto della procedura, in tutti gli uffici.
Ora scopriremo se la DR, al di là delle parole dette e scritte, farà ciò che è giusto fare e che lo stesso Direttore Regionale al tavolo, dopo il nostro intervento, ha dovuto riconoscere.
A nostro avviso c’è in gioco la credibilità di tutta la dirigenza regionale.
Sul Co-Working, invece, nonostante fossimo certi che dopo l’assegnazione degli ultimi assunti la DR avrebbe avuto contezza (anche di massima) delle postazioni libere in regione, siamo rimasti delusi.
In questo modo si rallenta l’avvio di un serio confronto per l’applicazione regionale del Co-Working, che rappresentare uno strumento utile per raggiungere l’equilibrio tra le esigenze organizzativo/produttive e quelle dei colleghi e delle colleghe, la declamata conciliazione vita-lavoro.
Noi non ci fermeremo e continueremo il nostro lavoro per raggiungere anche questo obiettivo.
3. NAVETTE
Il budget previsionale per l’anno prossimo (navette da giugno 2025) è stato aumentato da 128.000 euro a 220.000 euro e questa sembrerebbe una notizia positiva perché, alla nostra domanda, la DR ha chiarito di poter ampliare le tratte ed i mezzi per individuare percorsi di collegamento dalle fermate ferroviarie e metro fino agli uffici più remoti.
Inoltre, dal 2026 le aggiudicazioni delle concessioni saranno gestite interamente dall’Amministrazione Centrale, con l’auspicio che questo possa portare ad un servizio più ampio e più fruibile.