IL DOPPIOPESISMO IN ALCUNI UFFICI DELL’AGENZIA SULLA FORMAZIONE DA REMOTO PER I NEO ASSUNTI
Colleghe e colleghi neo assunti obbligati a spostarsi tra sedi periferiche di Roma e di alcune delle Province, per seguire in presenza corsi di formazione organizzati da remoto
L’Agenzia organizza corsi di formazione da remoto ma impedisce ai colleghi e le colleghe assunti da giugno 2024 di seguirla in lavoro agile. Oltre il buon senso, visto che alcuni fanno i pendolari, lo prevede il Regolamento sul lavoro agile (art. 10, co. 4), eppure le spiegazioni che ricevono i colleghi sono vaghe o semplicemente scaricano le responsabilità – non è la prima volta – su presunte indicazioni della Dr Lazio. Si è anche vociferato di problemi tecnici (i sistemi non reggerebbero il numero di collegamenti), ma non se ne viene a capo.
Chiamati dai colleghi, siamo intervenuti per avere una spiegazione plausibile per questo doppiopesismo nei confronti chi chiede legittimamente l’applicazione del Regolamento, oppure di intervenire per correggere quella che a noi sembra solo una ingiusta disparità. Speriamo che la risposta non si faccia attendere, noi non lo faremo.

Gli obiettivi crescono, i lavoratori e le lavoratrici del Lazio rispondono sempre con professionalità e impegno raggiungendoli e l’Amministrazione, quando non fa ostruzionismo, fa comunque troppo poco per assicurare condizioni serene di lavoro, persino sulla formazione.
É questa l'attenzione e il rispetto che si meritano?
Non sono pochi quelli che, entrati in Amministrazione da meno di un anno, già si chiedono dove sono capitati e noi, di fronte a simili esempi, abbiamo difficoltà e persino imbarazzo a rispondere.
La ritrosia diffusa negli uffici del Lazio sugli istituti di conciliazione vita-lavoro, oltre ad essere sintomo di arretratezza organizzativa dentro la stessa Agenzia delle Entrate, rende i nostri uffici sempre meno attrattivi.
Ci rivolgiamo non solo alla Dirigenza ed ai colleghi POER e PO che invitiamo ad un'assunzione di responsabilità per fare uno sforzo organizzativo che superi l'arretratezza in cui continuano a restare gli uffici del Lazio - anche rispetto ad altre realtà della stessa Agenzia - ma a tutti i colleghi e le colleghe.
Vi invitiamo a non rinunciare ai vostri dititti, ma a difenderli insieme a noi pretendendone il rispetto ed a sostenere la Funzione Pubblica Cgil per conquistarne di nuovi.
