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Policlinico Umberto I: relazioni sindacali interrotte. Domani assemblea generale

Si va verso lo sciopero di tutto il personale al Policlinico Umberto I. Domani, presso il parcheggio della Direzione, dalle 12.30 alle 14.30 si terrà l’assemblea generale Cgil Cisl e Uil di tutti i lavoratori dell’Ospedale. La mobilitazione tiene dentro sia la complessa questione dei 700 lavoratori esternalizzati, che rischiano di perdere il posto dopo 15 anni di servizio, che già hanno scioperato il 14 dicembre scorso, sia le criticità ormai insuperabili sul salario accessorio dei dipendenti del Policlinico.

Il 4 settembre, grazie all’azione del Sindacato e della RSU, è stato siglato l’accordo per la redistribuzione dei residui dei fondi 2016-2017: un atto dovuto, ma troppo è stato lasciato in sospeso e ora è a rischio il salario accessorio del personale non dirigente. Da allora, si sarebbe dovuto discutere di tanti temi oggetto di contrattazione decentrata, ma fino a fine anno nessun incontro è stato calendarizzato. Dalla piattaforma del nuovo integrativo al sistema di produttività, dalle indennità di rischio nei contesti ad alta intensità di cura e per le funzioni di coordinamento all’orario di lavoro, fino all’attività intramoenia e alla questione stessa dei lavoratori della coop Osa. L’atto aziendale trasmesso è stato considerato irricevibile dalle organizzazioni sindacali. La direzione addossa le difficoltà finanziarie alla precedente gestione e non propone soluzioni a nessuno dei gravi problemi nel frattempo emersi: precari non stabilizzati, 60 lavoratori licenziati per il mancato rinnovo del contratto alle cooperative, nessuna posizione sui 700 dipendenti della Coop OSA.

Sul fronte della contrattazione decentrata, il rischio è la compromissione di tutto il salario accessorio (produttività, indennità di turno e rientri). Ma senza un confronto sull’organizzazione del lavoro, non restano da affrontare le questioni dei turni e dei carichi di lavoro, ora eccessivi e non proporzionati alla dotazione organica, e si continuerà a licenziare. Inaccettabile anche il silenzio da parte della Regione Lazio che ha il ruolo di vigilanza sull’operato dei direttori generali.

Non è accettabile che si proceda con atti unilaterali, si neghi il confronto e si mettano a rischio diritti, salari e posti di lavoro. Vogliamo rispetto dei salari e delle professionalità.

 #PrepariamoLoSciopero

Volantino

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