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Aggressione al PUA del V Municipio. Poca sicurezza e carenza di organico: così a rischio i servizi sociali della città, proprio dove c’è maggior bisogno

5985.gifIeri mattina, presso il Punto Unico di Accesso di viale Palmiro Togliatti, 983 (V Municipio) un assistito del servizio, in evidente stato di alterazione, ha aggredito il personale e causato danni alla struttura e agli strumenti. Una lavoratrice è stata colpita e un’altra ha avuto un malore; sono state portate al pronto soccorso per accertamenti. Il fatto è accaduto in orario di apertura, di fronte ai tanti cittadini presenti, italiani e stranieri, due dei quali hanno tentato di fermare l’aggressore, fermato e denunciato poco dopo dalla polizia locale.

“Nell’esprimere la nostra solidarietà e la nostra vicinanza alle lavoratrici aggredite – dichiara la Fp Cgil di Roma e Lazio – denunciamo quanto siano critiche le condizioni di lavoro in cui operano, fianco a fianco, dipendenti del Comune e lavoratrici e lavoratori delle cooperative che hanno in appalto il servizio. A via Togliatti, come in tante altre realtà, assistenti sociali, mediatori culturali, amministrativi sono pochi e sempre meno in grado di sostenere i carichi di lavoro.

Aumentano le prestazioni connesse al sostegno sociale (carta REI, iscrizioni anagrafiche, ma anche emergenza abitativa, a seguito di sgomberi e chiusura dei centri temporanei di alloggio), ed aumentano i cittadini, italiani e stranieri, che richiedono assistenza, specie nelle aree periferiche della città, accedendo ai PUA, luoghi di collaborazione tra Distretti sanitari e Municipi. Ma tutto questo non viene accompagnato da un adeguato investimento in termini di risorse umane, strumentali e di sicurezza. Ne esce un sistema fragile, proprio là dove le “fragilità”, complessivamente intese, devono trovare ascolto e risposta”.

“Così i servizi sociali di questa città non possono andare avanti – prosegue la Fp Cgil Roma e Lazio – serve più personale, di tutti i profili, e un progetto complessivo che riveda l’articolazione territoriale dei servizi, partendo proprio dalle realtà più delicate. Va garantita la sicurezza dei lavoratori e dell’utenza, per non esasperare ulteriormente la cittadinanza. Episodi come questo non devono essere considerati “normalità”, tanto da non fare notizia. Andremo avanti con sempre più insistenza, perché i bisogni sociali dei cittadini vengano adeguatamente sostenuti, nel rispetto dell’impegno e della professionalità di tutti i lavoratori, spesso lasciati soli nell’emergenza”.