Vai al contenuto
Home » “Agli uomini di buona volontà”: il management AMA nella torre d’avorio e “a cosa serve il sindacato”.

“Agli uomini di buona volontà”: il management AMA nella torre d’avorio e “a cosa serve il sindacato”.

Non hanno capito la fase, i dirigenti dell’AMA. Hanno interpretato il ruolo in modo burocratico e pensato all’azienda come a una caserma. Non hanno saputo ascoltare. Non sono stati tempestivi. Si sono barricati a Calderon de la Barca, in una torre d’avorio di certezze tutt’altro che granitiche e orientando l’azione alla difesa ad oltranza dei propri errori.

In queste settimane gli ordini di servizio non potevano uscire a tavoli sindacali in corso: andavano scritti assieme.

Anche perché, diciamocelo, questa grafomania che li ha portati a produrre oltre 20 provvedimenti, perlopiù contraddittori, scritti male o volutamente vaghi, ha creato più confusione che chiarezza.

La reazione unitaria e compatta di tutte le rappresentanze sindacali però li ha obbligati a fare di più. Non è un caso che da qualche giorno si siano intensificate le sianificazioni e che ieri siano iniziate le istallazioni dei dispenser per il liquido igienizzante (con 2 settimane di ritardo, ma alla fine ci siamo riusciti).

Serviva poco (per approfondire) e in fretta.

Serviva soprattutto una comunicazione unica, chiara, differenziata per figure. Un procedura operativa per i responsabili di unità produttiva (i capi…), una per i preposti, una per gli operai. Quelle procedure dovevano essere perentoriamente spiegate ad attacco turno, con 10 minuti di formazione e sensibilizzazione. Serviva un frazionamento degli accessi e delle docce, turni organizzati in modo da evitare gli assembramenti, ingressi dove possibili differenziati, affissione delle regole e decaloghi semplici e applicati alla lettera.

E mentre si faceva questa semplice operazione, bisognava sanificare tutto e in fretta, dare strumenti per igienizzare, kit personali, fare percepire efficienza per responsabilizzare i lavoratori.

In queste settimane abbiamo scoperto molte cose:

– che, quando serve, funzionari e (alcuni) dirigenti solitamente burberi o apparentemente poco inclini al confronto, durante le giornate difficili sono straordinariamente collaborativi;

– che, a conferma delle nostre critiche, alcuni capi non hanno capito nulla, non sanno leggere i provvedimenti e non sanno capirli (e per fortuna ci sono i delegati sindacali che leggono le nostre note e ci chiamano incessantemente per aiutare i lavoratori! continuate a farlo, ci siamo per tutti, e qui trovate i nostri contatti)

– ma che ne sono altri, di capi, che coprono i turni dei capisquadra, stanno in trincea con i loro lavoratori, per giornate intere (onore a voi), si organizzano prima che glielo chieda l’azienda e meglio di come gli viene chiesto;

– che l’auto-organizzazione è un valore, che i bravi delegati sindacali, non solo quelli della Cgil per essere chiari, quando ci si mettono, fanno funzionare un posto di lavoro a prescindere dagli ordini di servizio, e permettono condizioni di lavoro più sicure di quelle che i suddetti ods stabiliscono (continuiamo a seguire scrupolosamente le indicazioni che ci siamo dati unitariamente, e a pretendere di operare in sicurezza);

– che gli operai dell’igiene ambientale ci sono, anche se nella grande comunicazione non se li fila nessuno.

#TutelaChiLavora