Altri 36 licenziamenti nel porta a porta delle utenze non domestiche, organici ridotti di oltre 100 unità in un mese.
“Con il mancato accordo di ieri, dopo la sospensione della seduta chiesta dalla prefettura il 21 marzo per ulteriori approfondimenti, si chiude il tentativo di conciliazione relativo allo stato di agitazione dei lavoratori in appalto di Roma Multiservizi, Isam e Sea, che per conto di AMA Spa svolgono il servizio di raccolta porta a porta delle utenze non domestiche. Al primo mancato rinnovo dei contratti somministrati di 19 lavoratori di Sea, si aggiunge adesso una procedura di licenziamento collettivo per 36 lavoratori di Isam, che dismetterà anche i mezzi, e una ricollocazione di altri 50 operatori da parte di Multiservizi”. Con una nota Natale Di Cola, Marino Masucci e Massimo Cicco, rispettivamente segretari generali di Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel Roma e Lazio, comunicano lo sciopero dei lavoratori, che il 12 aprile incroceranno le braccia e manifesteranno.
“Una tegola – aggiungono i sindacalisti – non solo per questi lavoratori che dopo mesi di incertezze perdono il lavoro o vengono spostati in altri servizi. L’appalto della UND è un problema per la città e per AMA. Non solo il servizio è inefficiente, non solo i lavoratori perdono la propria occupazione, ma l’AMA stessa si trova a coprire con proprie risorse un servizio dato in appalto. Una situazione molto critica”.
“Questo appalto doveva aumentare la differenziata e la forza lavoro, invece sta diventando un boomerang per AMA e per i lavoratori. Né Roma Capitale né AMA hanno voluto affrontare per tempo la situazione e provare a governare un appalto partito male e finito peggio. Protesteremo nel modo più rumoroso possibile – concludono Di Cola, Masucci e Cicco – a tutela tanto dei lavoratori quanto del servizio pubblico”.