Il caporalato non si scopre oggi, ma come sempre una doppia tragedia – 16 morti in 2 giorni – accende i riflettori su un sistema che lega illegalità a condizioni inumane di lavoro. Una tragedia emblematica dove i temi dell’accoglienza e dell’integrazione si intrecciano con i temi del lavoro, dei diritti e della sicurezza. Dove anche le istituzioni a tutti i livelli, non applicando leggi o non portando a termine bandi, hanno la responsabilità del ritardo nella nascita di un sistema legale, rispettoso della dignità dell’uomo e del lavoro.
Noi lavoratori dei servizi pubblici del Lazio siamo a Foggia con la Fp nazionale e la #Cgil perché tutto questo si fermi, l’illegalità emerga, ai migranti sia garantito un sistema di accoglienza che si leghi ad opportunità di lavoro dignitose e tutelate: perché oggi – come ieri , come sempre – nessuno può morire di lavoro.