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Civitavecchia, nave da crociera sotto sequestro per sospetto coronavirus. Fp Cgil: “piu controlli e sicurezza per il personale di dogana”

 “Il caso della nave posta sotto sequestro nel porto di Civitavecchia a causa di sospetta infezione da coronavirus, ancora una volta pone l’attenzione sulla necessità, così come evidenziato dal nostro delegato interno, che gli operatori dell’Agenzia delle Dogane siano sottoposti a controlli sanitari periodici, che vadano ben oltre quelli previsti dagli attuali protocolli”, dichiara la Fp Cgil del territorio di Civitavecchia-Roma Nord- Viterbo.

“Civitavecchia è il primo porto di Europa per transito passeggeri, dovuto allo scalo di grandi navi da crociera; con gli altri porti del Lazio, raggiunge i 16,6 milioni di tonnellate l’anno di merci controllate. Un traffico elevatissimo di merci che viaggiano da altri paesi, spesso in condizioni climatiche e igieniche avverse e ignorando qualsiasi rischio infezione , tranne in casi di pandemia acclarata, per cui gli attuali monitoraggi e protocolli di prevenzione non sono totalmente adeguati a tutelare la salute dei lavoratori”, prosegue la nota.

“Stiamo monitorando l’evolvere dell’attuale situazione, su cui le autorità competenti stanno procedendo con i dovuti protocolli di sicurezza. È necessario però sottolineare che in casi come questo, ma soprattutto nella normalità dell’azione quotidiana di controllo, sia fondamentale porre maggiore attenzione alle specifiche condizioni sanitarie cui i lavoratori sono sottoposti”, conclude la Fp Cgil.