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Comune di Latina, la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori si afferma con il contratto decentrato e la valorizzazione professionale

 

Sono già due le delegazioni trattanti dove l’Amministrazione Comunale di Latina non riprende la contrattazione decentrata per la sottoscrizione del Contratto Integrativo di Ente. E nemmeno dà l’avvio al confronto, all’interno del piano triennale dei fabbisogni di personale, per individuare percorsi di valorizzazione del personale attraverso la riserva, per il personale interno, sui concorsi pubblici e/ l’utilizzo del 30% delle capacità assunzionale per progressioni verticali interamente riservate al personale comunale.

L’Ente continua, invece,  a porre in discussione una “contrattazione d’urgenza “ legata esclusivamente a progetti di potenziamento di settori dell’ente quali polizia locale (obiettivo sicurezza 2020) e progetto tributi (recupero Imu evaso).

Nel merito la FP CGIL non ha nulla in contrario ai progetti di potenziamento dell’attività amministrativa e del suo efficentamento, come i due evidenziati, ma riteniamo che debbano essere articolati nel rispetto delle previsioni del vigente CCNL 21/5/2018. E che l’utilizzo dei fondi previsti per la remunerazione dei partecipanti debba avvenire nell’osservanza dell’art. 23 dlgs. 75/2017 per quanto riguarda la costituzione dei fondo destinato alla contrattazione decentrata per il 2020.

E’ quanto questa organizzazione sindacale ha dichiarato anche nell’ultima delegazione trattante del 29/7/2020, dove la partecipazione è stata motivata esclusivamente dalla necessità di ribadire le posizioni, condivise anche con la RSU di Ente.

Nel merito abbiamo chiesto di recuperare alla disponibilità delle risorse per la contrattazione decentrata per il 2020 l’equivalente di quanto serbato per il finanziamento del progetto “obiettivo sicurezza 2020). E di prevedere l’incremento delle risorse per la contrattazione attraverso l’utilizzo del 5% del recupero dell’IMU evasa (somma considerevole se ci si basa su un accertato dichiarato  (nello stesso progetto) di circa € 6.000.000.

Come FP CGIL  ci siamo però posti l’esigenza di individuare un percorso condiviso dalla parte datoriale e da tutti i soggetti sindacali che partendo da un progetto di rilancio dell’ente attraverso un sistema di relazioni sindacali fondamentale per la realizzazione di un modello partecipativo avanzato dia certezze per:

  • definire il CCDI in grado di recuperare l’applicazione degli istituti contrattuali e l’utilizzo delle relative risorse alla preventiva e vincolante contrattazione, attraverso una valenza biennale. 
  • disciplinare all’interno del CCDI la materia dei progetti di potenziamento delle strutture comunali nel rispetto delle disposizioni di cui al CCNL 21/5/2018, ed aderente alle disposizioni di legge (sia nelle modalità di retribuzione, di espletamento e di utilizzo delle risorse destinate e nel pieno rispetto delle disposizioni sulla sicurezza del lavoro) a partire dai servizi attinenti la sicurezza 
  • istituire la Sezione della Polizia Locale, all’interno del CCDI, per regolamentare, in base all’organizzazione del Corpo, l’applicazione delle indennità legate alle attività quotidiane degli agenti 
  • di investire risorse nel personale dell’Ente, valorizzando le competenze ed esperienze acquisite attraverso una ricognizione delle stesse tra le/i dipendenti, previa verifica di eventuali esigenze e disponibilità a cambi di profilo professionale. Procedendo alla attivazione di progressioni verticali e/o percorsi di carriera riservati, a partire dal superamento della ctg.A, dove sono inquadrati da anni dipendenti che svolgono anni mansioni superiori.