Nelle scorse giornate del 14 e 17 giugno, dopo cinque anni di totale assenza sul tema, si sono svolte le sedute della Valutazione dello stress da lavoro correlato. Come prima cosa, vogliamo rammentare chiaramente a tutte le lavoratrici e lavoratori che la valutazione di stress da lavoro è obbligatoria per legge ed il rischio eventuale rilevato deve essere riportato nel DVR, al fine di non incorrere in sanzioni per il datore di lavoro. Nella elaborazione dello studio finale esistono parametri che vanno monitorati attraverso l’interazione dell’Azienda con i suoi dirigenti, l’Rspp e gli RLS oltre allo psicologo del lavoro. Nello specifico, l’Inail ha predisposto un formulario di quesiti il cui intento è coprire tutte le attività lavorative. Attraverso tale strumento, l’esperto psicologico intervista i responsabili delle macro aree individuate con l’ufficio sicurezza e raccoglie le istanze dei rappresentanti dei lavoratori. La finalità delle domande è di controllare , tra gli altri, orari di lavoro pesanti, orario di lavoro su turni, carichi di lavoro eccessivi, organizzazione del lavoro inadeguata, carenze infrastrutturali del luogo di lavoro, tasso di assenza, malattia, aggressività e conflitto. In un’Azienda già condannata con sentenza di primo grado per condotta di genere discriminante nei confronti di una dipendente, in cui evidenti solo le criticità di personale per blocco del turn over, a cui si aggiungono problemi disciplinari e numerose istanze di cambio mansione o contestazioni di demansionamento che sfociano inevitabilmente in contenziosi legali come già accaduto per un’area specifica di settore che ha fatto ricorso al giudice del lavoro, riteniamo che gli RLS ed in generale la Rappresentanza dei lavoratori debbano avere un ruolo primario. La prima giornata dei lavori – 14 giugno – si è aperta con l’incontro con la dottoressa Rubino in qualità sia di Responsabile delle Risorse Umane che di responsabile della macro area degli “Impiegati” . Ci sono stati riportati il numero di contenziosi legali in azienda, il numero delle contestazioni le uscite e gli ingressi in azienda ed altri dati che ci hanno aiutato a capire la conflittualità e la forza lavoro in azienda. Il confronto ha evidenziato la diminuzione dei conflitti ( anche a seguito di alcuni cambiamenti di organizzazione interna dell’Azienda più volte richiesta dai dipendenti così come evidenziato anche nell’indagine di clima ), con alcuni casi eclatanti e paradossali tra i quali quelli proprio all’interno dell’Ufficio Risorse Umane.
A seguire c’è stato l’incontro con dottoressa Marchi Responsabile della macro area di “Conservazione” . In questo incontro gli RLS Cgil hanno evidenziato e stigmatizzato la mancanza di incontri periodici con i lavoratori e la mancata programmazione degli interventi. Risulta eclatante in quest’ambito l’azione vertenziale di un intero gruppo di dipendenti che sottolinea ancora una volta gli atavici problemi organizzativi. A seguire c’è stato il confronto con il dottor Antonelli responsabile della macro Area “Logistica”, in cui si è affrontato la spiacevole questione di genere enunciata in premessa. Nella seconda giornata di incontro – 17 Giugno – sono stati programmati gli incontri con i responsabili delle altre 4 macro aree rimaste : Turismo, Eventi / Mostre, Catalogazione, Patrimonio. Negli incontri con la Dott.ssa Santini e Riccardo Capone, il confronto non ha rilevato particolari criticità rispetto ai parametri; ci si è invece soffermati con il dott. Di Biagio sull’importante mole di lavoro in particolari e prolungati periodi che rendono impossibile la fruizione di permessi, ferie e riserve di legge e che generano carichi di lavoro continuativi e gravosi. Infine con la dott.ssa Mulone si sono approfondite alcune criticità tipiche del lavoro del front office , considerando specifiche caratteristiche della condizione degli assistenti di sala, biglietterie, biblioteche. L’occasione di questa specifica riunione ha consentito alla Cgil di evidenziare quindi tutte le tematiche più volte raccolte nelle assemblee e nella continua e costante interlocuzione con le tante lavoratrici e lavoratori che questa Organizzazione rappresenta. Al termine di questa fase di confronto, sarà elaborata la relazione finale della psicologa del lavoro, presumibilmente per il prossimo settembre. Restiamo, come sempre, a disposizione per ogni chiarimento o informazione più dettagliata.