Oggi abbiamo inviato una lettera al Ministero della Funzione Pubblica segnalando comportamenti atipici della dirigenza, rispetto alla sicurezza nei luoghi di lavoro per fronteggiare la pandemia da COVID-19 in atto.
Nello specifico la lettera è stata indirizzata, oltre che al Capo Dipartimento del Ministero, agli “Uffici della Valutazione della Performance” dirigenziale, all’ ”Ufficio Relazioni sindacali” e, all’interno dell’Ente, al Nucleo Strategico di Controllo che ha competenza diretta sulla performance dirigenziale.
Nella segnalazione abbiamo descritto come nei mesi scorsi abbiamo affrontato i temi sulla sicurezza nei nostri luoghi di lavoro: la parte sindacale si è spesa nel Comitato anti-covid, che ha collaborato a stretto contatto con i RLS che presiedevano le riunioni nelle quali sono stati illustrati i DVR da parte dei dirigenti responsabili, contestando in tutte le sedi, sia verbalmente che con lettere, situazioni affatto definite.
Sono state segnalate anche le modalità di rientro mai coordinate dalla dirigenza e avvenue nei singoli uffici anche tramite mail o con messaggi tramite chat e, solo in pochi casi, con disposizioni dirigenziali unico documento formale possibile.
Riceviamo continui avvisi da parte di colleghe e colleghi che nei servizi si verificano casi COVID, sia di contagio diretto, sia per contatti avuti con persone contagiate, ma non sempre arrivano le segnalazioni che avvisano dell’accaduto ed è completamente assente la possibilità di risalire la filiera di chi ha avuto contatti con contagiati diretti.
Lo ricordiamo, come Cgil abbiamo anche segnalato i comportamenti del personale esterno all’Ente che continua ad ignorare le regole di contenimento della pandemia negli uffici, adottando comportamenti inidonei come il commissario straordinario per il terremoto, ospitato in alcune stanze di Palazzo Valentini (leggi il comunicato https://bit.ly/2Twib2w) o le guardie private che a Ribotta non indossano le mascherine nonostante convivano obbligatoriamente nello stesso ambiente di lavoro con colleghe e colleghi che assolvono a mansioni di “servizi di anticamera”, mettendo a repentaglio la loro salute (qui puoi leggere il comunicato https://bit.ly/361HlNm).
Qui puoi leggere il testo della lettera Esposto Funzione Pubblica Rif 1972 30 novembre