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Criticità nell’Area Archeologica dei Fori imperiali e Mercati di Traiano

Come Fp Cgil chiediamo chiarimenti alla Sovrintendenza in merito al diniego alle istanze da noi poste a tutela dei dipendenti di Zètema assegnati all’area dei Fori, nonché alla condizione di lavoro del personale di coordinamento dei Mercati di Traiano.
È stato richiesto a Zètema di organizzare uno spazio nell’Area dei Fori, ad uso esclusivo dei dipendenti, per la fruizione delle pause (regolamentate da definite disposizioni aziendali), al fine di dare sollievo al personale specie in occasione delle alte temperature estive e delle avverse condizioni climatiche invernali.

In data 3 agosto l’Azienda ha, verbalmente, comunicato il parere negativo da parte dell’Amministrazione Comunale allo spazio individuato durante il sopralluogo dello scorso 9 luglio effettuato dalle Rappresentanze Sindacali dei lavoratori, dall’Amministratore Unico di Zètema e dai Funzionari della stessa Sovrintendenza. Se ben compreso, la proposta alternativa sarebbe un ambiente di passaggio che, non solo non sarebbe ad uso esclusivo dei dipendenti, ma costituirebbe un pericolo per i visitatori che fruirebbero dell’elevatore.
Data la criticità dello svolgimento di servizio al pubblico in un’area archeologia, è stata richiesta a Zètema una rimodulazione del servizio sulla stregua di quanto predisposto nelle aree archeologiche statali, privilegiando l’assistenza ai visitatori accompagnandoli nel percorso, piuttosto che la copertura di postazioni fisse, maggiormente compatibili con un’organizzazione del lavoro nei musei tradizionali.
L’istanza sarebbe stata negata per esplicita indicazione della committenza. Infine anche la separazione dell’ufficio di coordinamento del personale di Zètema dalla Sala Regia, non troverebbe riscontro positivo perchè, secondo quanto è stato riferito, si starebbe lavorando allo spostamento del personale Capitolino. Non avendo ricevuto alcuna indicazione sui tempi della realizzazione di tale trasferimento ed essendo a conoscenza di specifiche criticità evidenziate dagli RSPP di Sovrintendenza ed Aziendali, che denoterebbero anche la violazione delle norme anti-Covid, si rinnova la richiesta di intervento tempestivo.
Alla luce di quanto sopra esposto, la Fp Cgil nel rinnovare la richiesta di adozione di idonee soluzioni che soddisfino tutte le parti coinvolte, chiede di poter concordare un incontro con la Sovrintendenza volto alla risoluzione delle questioni poste. In mancanza di riscontro la Cgil intraprenderà tutte le iniziative più opportune a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori.