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Dp1 Roma: eccedenze in banca ore e navetta Ut Roma2

La nota che trovate in fondo all’articolo e che invitiamo a leggere, è stata spedita all’attenzione del Direttore Provinciale perché urgono soluzioni per due problemi:
 
1) la corretta applicazione della banca ore, per il previsto riconoscimento delle eccedenze orarie (20 min/2 ore mensili);
2) il ripristino del servizio navetta presso l’UT di Roma2 Aurelio;
 
Subito dopo la sottoscrizione dell’accordo sulla Banca Ore in Dp1 Roma, abbiamo fatto e continuiamo a fare i conti con problemi tecnici che, come ci è stato verbalmente riferito, sono la causa che impedisce al personale di inserire automaticamente a sistema il riposo compensativo accumulato con i minuti eccedenti (20 minuti giornalieri) fino a un massimo di due ore mensili.
Il problema di natura tecnica riguarda solo il personale che ha aderito alla banca ore  ed è dovuto a limitazioni dall’applicativo Presenze/Assenze che impedisce l’operazione.
Resta confermato che questi minuti accumulati sono riconosciuti anche a chi aderisce alla banca ore, come previsto dall’accordo sindacale.
Tuttavia, passano i mesi e la Dp1 non ci ha ancora informato su eventuali aggiornamenti ne se ha individuato delle soluzioni alternative, continuando a non applicare l’accordo sindacale sottoscritto, circostanza che a lungo andare può condurre a conseguenze.
Noi pensiamo ci siano delle soluzioni praticabili, anche medio tempore ed anche utilizzando l’applicativo interno (Straripo), per il quale non nutriamo grande simpatia, considerato che rende più farraginoso il lavoro dei colleghi e delle colleghe dell’Area di Staff, ma che può in questo momento rappresentare la soluzione al problema di cui discutiamo e che in più occasioni abbiamo segnalato come urgente all’Ufficio.
Nel frattempo, alcuni colleghi, e secondo noi in modo assennato, hanno segnalato via mail all’Ufficio i minuti eccedenti accumulati nei mesi passati dall’adesione alla banca ore, comunicando di non averli potuti inserire autonomamente e chiedendone il riconoscimento.
 
A questo si aggiunge il tema della soppressione del servizio navetta presso l’UT di Roma2-Aurelio, per il quale crediamo che la Dp si debba fare parte attiva per una soluzione al problema che sta causando disagio a colleghe e colleghi che – seppur pochi – usufruivano del servizio.
Chi conosce il contesto in cui si trova l’UT di Rm2 comprende che andare a prendere i mezzi pubblici nella direzione opposta a quella dell’Ufficio è altamente rischioso, perché impone di camminare a piedi in un tratto di strada senza attraversamento pedonale, privo di marciapiedi e con limite di velocità di 70 Km/h.
Pertanto piuttosto che la soppressione totale è necessario lasciare almeno un minimo servizio gratuito di trasporto.
Sappiamo che la Dr sta interloquendo con la ditta che si è occupata finora del trasporto, cercando soluzioni alternative che non appaiono di facile individuazione, anche per le rimostranze della ditta stessa che in virtù dell’aumento dei costi, chiede modifiche economiche.
Comprendiamo la difficoltà del contesto ma non possiamo accettare che, come sempre, il prezzo lo paghino i colleghi che vogliono solo poter andare e tornare dall’ufficio in modo sereno e sicuro.
Paolo Falcone