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DP1 Roma – Misure di Sicurezza e Lavoro Agile

 
Nella mattinata di oggi, 9 maggio “22, c’è stato l’incontro con la DP1 Roma per aggiornare le misure di sicurezza in questa fase post-emergenziale.
La bozza che ci presenterà la DP1 conterrà tutte le previsioni già ontenute nell’accordo nazionale e quindi, tra le principali, il distanziamento di 2mt tra le sedute delle postazioni, mascherine FFp2, flessibilità ingresso/uscita, lavoro agile per fragili e tutela estesa per conviventi fragili.
Noi della Fp Cgil abbiamo chiesto che le mascherine siano distribuite nel modo più decentrato possibile (Capi Area, Capi Team e ingresso uffici), che ai lavoratori non più considerati fragili dopo le visite di controllo, ma valutati tali secondo le precedenti disposizioni ministeriali, venga estesa analogicamente la previsione di maggior tutela prevista per i conviventi con fragili e cioè il massimo utilizzo del lavoro agile (9 giorni) e la stanza singola.
Attendiamo di ricevere la bozza per fare le nostre valutazioni conclusive, che possono già essere cautelativamente positive dopo questa preliminare contrattazione.
 
Abbiamo anche accennato al tema del Lavoro Agile, in particolare dopo le due note che abbiamo inviato il 28 ed il 30 aprile scorsi (vedi qui).
Al riguardo, abbiamo appreso dal DP che alcune istanze presentate con numero di giorni di lavoro agile massimo (9 giorni) potranno essere valutate positivamente; abbiamo quindi chiesto informazioni più approfondite sul perché siano state date in fase di avvio indicazioni errate e pressanti e quale sarà la finalità degli incontri che il DP ha programmato con alcuni colleghi degli UU.TT. di Rm2 e Rm3 nei prossimi giorni. Abbiamo anche sottolineato che le iniziali indicazioni impartite come vincolati negli UU.TT. e nell’Ufficio Controlli, hanno indotto alcuni lavoratori e lavoratrici ad adeguarsi pur necessitando o desiderando un maggior numero di giorni di lavoro agile e che il così il contesto di lavoro è stato caratterizzato da confusione e in alcuni casi da pressioni che riteniamo poco opportune e che deprimo chi lavora senza valide ragioni.
 
Il Direttore ha precisato che ci comunicherà le motivazioni funzioanli/organizzative dopo la conclusione di questa prima fase di avvio del lavoro agile e che gli incontri in programma nei prossimi giorni sono stati previsti per ascoltare le esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici che hanno manifestato il bisogno di un maggior numero di giorni di lavoro agile.
Altresì, ha precisato che anche chi ha già presentato l’istanza – adeguandosi ai giorni “suggeriti” – potrà far presente le sue necessità per ottenere una revisione.
Nutriamo ancora forti perplessità su come è stata e continua ad essere gestita questa nuova procedura, perché riteniamo si stiano anteponendo in modo preliminare, generalizzato e troppo rigido non tanto le esigenze funzionali/organizzative dell’ufficio (che restano ancora oscure e che comunque devono essere bilanciate con le eseigenze personali di chi lavora) quanto piuttosto una formula pre-concordata “a tavolino”, che speriamo non si fondi sull’idea che il lavoro agile non possa garantire un adeguato ritmo produttivo (circostanza che riteniamo sia confutata dalle recenti esperienze).
Il Direttore Provinciale  ha tenuto a rassicurarci sottolineando la valenza del lavoro agile e l’assenza di pregiudizi.
Attendiamo quindi di conoscere le ragioni dell’Ufficio e nel frattempo invitiamo tutti a non nutrire timori ed a contattarci per informazioni e tutela