Per le tante incertezze interpretative generate dalla circolare 87/19, la Federazione nazionale ordini professionali dei TSRM e delle professioni sanitarie ha deciso di rivederne i contenuti e chiedere al Ministero della Salute un intervento chiarificatore per risolvere le criticità.
I dubbi interpretativi avevano allarmato gli educatori professionali socio pedagogici in termini di tenuta occupazionale, continuità lavorativa e discriminazione professionale, e generato diverse interpretazioni e improprie richieste da parte di enti e datori di lavoro.
In merito all’ iscrizione all’albo o agli elenchi speciali, si specifica che per gli educatori non c’è alcun obbligo. Nessun rischio di licenziamento, quindi, per un educatore professionale socio pedagogico che svolge attività socio educative (c. 594 legge 205/2017), aiutando cosi a distinguere rispetto alle competenze dell’educatore professionale socio-sanitario.
A chi ha già presentato la domanda di iscrizione agli elenchi speciali, per errore o senza i requisiti, si dà la possibilità di ritirarla. Prorogata al 30 giugno 2020 l’iscrizione agli elenchi speciali ad esaurimento per i soggetti rientranti nei commi 537 e 538, articolo 1, della Legge di Bilancio 2019.
Nessuna discriminazione per gli educatori ex l. 19, quindi, e stop alle minacce di esercizio abusivo della professione sanitaria: l’ordine professionale chiede al Ministero della Salute di farsi promotore di un confronto interministeriale con il Miur, per distinguere le aree di competenza e le specifiche attività delle figure di educatori (socio-sanitari e socio-pedagogici), per il rispetto e la valorizzazione delle singole professionalità, la migliore integrazione delle attività e la qualità dei servizi nelle strutture.