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Entrate, accordi FPS 2016 e 2017 nel Lazio. Un bilancio positivo, frutto di serietà, impegno e senso di responsabilità

Con la sottoscrizione dell’ultimo accordo per la distribuzione del salario accessorio – FPS

2016 – 2017 – presso l’Ufficio di Latina, mercoledì 13 agosto, si sono concluse le contrattazioni presso gli Uffici del Lazio. Per assurdo, l’Ufficio di Latina è stato uno degli Uffici che ha convocato per primi nella corsa alla sottoscrizione degli accordi, ma più volte ha rinviato la discussione a causa dei reiterati tentativi di alcune sigle sindacali di disseminare confusione nei buoni propositi dei presenti al tavolo (compresa la stessa Amministrazione) con argomentazioni fantastiche, peregrine e null’altro che speculative.

Malgrado le insidie subite, alla fine anche a Latina le scriventi OO.SS. e la RSU locale hanno sottoscritto gli accordi per la redistribuzione del salario accessorio, così come avvenuto nella stragrande maggioranza degli Uffici del Lazio, compreso l’Ufficio della DRL.

E’ doveroso, dunque, specificare meglio le motivazioni e gli argomenti che hanno convinto le OO.SS. scriventi e quasi tutte le RSU locali a perseguire questa strada che con orgoglio oggi possiamo definire VINCENTE:

1) LE MOTIVAZIONI le possiamo trovare nella volontà di rispettare gli accordi nazionali anche a fronte delle varie difficoltà che la loro sottoscrizione ha preteso, tra cui lo sciopero del personale ad aprile.

Inoltre, i motivi sono riscontrabili nella particolare attenzione che abbiamo rivolto all’organizzazione del lavoro posta in essere dai dirigenti per gli anni in questione, 2016 e 2017, dentro ogni Ufficio e dentro ogni servizio/settore dell’Agenzia delle Entrate del Lazio al fine di riscontrare eventuali storture e/o abusi nell’uso delle doppie indennità. Questa analisi ha fatto emergere abilità diverse dei vari dirigenti nel gestire il personale per il raggiungimento degli obiettivi annuali, così come ci ha fornito l’ennesima prova del mancato allineamento tra sistema incentivante ancora in vigore e le attività realmente svolte dai colleghi dentro tutti gli Uffici.

2) GLI ARGOMENTI trovano fondamento nella volontà di redistribuire il salario accessorio nella maniera più equa possibile assodato che per le OO.SS. scriventi TUTTI I LAVORATORI DEVONO ESSERE REMUNERATI PER IL LAVORO E L’IMPEGNO PROFUSO nel rispetto dei distinti ruoli e compiti. Pertanto, così come non è ammissibile che un capo team, che percepisce già un’autonoma indennità, possa percepirne un’altra per quasi tutto il periodo in

esame, altrettanto non è corretto che un capo team, che per necessità d’Ufficio e particolare competenza in materia, abbia svolto in quegli anni attività per le quali è prevista una specifica indennità, non possa essere altrettanto remunerato.

Nelle more di un ritardo di un triennio e dinnanzi a disparate situazioni, queste OO.SS. hanno preferito seguire la via della responsabilità, dell’onestà e della correttezza nei confronti di tutti i lavoratori trovando anche l’appoggio di tante RSU coscienziose e consapevoli.

Queste OO.SS. si sono assunte l’onere e l’impegno di firmare accordi in cui NESSUNO E’ RIMASTO ESCLUSO ed anzi, in diversi casi, hanno anche gradito ed avvallato la volontà di VALORIZZARE E PREMIARE situazioni che oggettivamente si sono dimostrate meritevoli in quel periodo. Non solo, in tutti gli accordi da noi sottoscritti IL RESIDUO DEL FONDO è stato suddiviso INVERSAMENTE ALLE QUOTE MASSIME PERCEPITE di FPS (cosiddetta

piramide rovesciata o parametri inversi).

Così abbiamo CHIUSO BUONI ACCORDI PER TUTTI!

(… altro che azzecca-garbugli)

I colleghi non avranno un prezzo da pagare! Anzi, tutti avranno il giusto e meritato compenso grazie alla nostra azione. Noi non abbiamo la consuetudine fastidiosa di non sottoscrivere gli accordi soprattutto in virtù di fantasiose elucubrazioni che non trovano alcuna conferma in norme contrattuali o disposizioni legislative vigenti.

Non abbiamo la malsana abitudine di considerare onnicomprensiva un’indennità (tra il resto già scarna di suo) a seconda del contesto in cui ci si trova (Entrate) e poi, al contrario, pretendere la doppia indennità laddove (Territorio) esistono invece posizioni organizzative “casalinghe”.

NON PAGARE LE DOPPIE INDENNITA’ IN ASSOLUTO, come qualche altra sigla ha chiesto su tutti i tavoli regionali, significa, in concreto, l’esclusione dei CAPO TEAM dal Fondo in virtù della famosa indennità già percepita mensilmente. E’ evidente che si vuole superare il principio secondo cui tutti i colleghi lavorano per raggiungere gli obiettivi che di anno in anno aumentano in maniera inversamente proporzionale al numero del personale presente.

Noi abbiamo la sana abitudine di fare sindacato a tutela di tutto il personale dell’Agenzia delle Entrate senza l’ansia di rincorrere evanescenti ed effimeri risultati di facciata.

Infatti, per quanto riguarda il salario accessorio, siamo consapevoli che per gli anni a venire, a partire dal FPS 2018, sarà necessaria una rivisitazione dell’intero

impianto del sistema incentivante per il quale sin d’ora ci facciamo promotori presso

le istanze superiori.

I Coordinamenti Territoriali e Regionali Entrate Roma e Lazio

CGIL FP .CIOLA – P. FALCONE

CISL FP E A. MARMO – T. DE ROSA

CONFSAL – UNSA A. LORO – F. MARAZZA

TUTTI GLI ACCORDI (PDF)

Accordo_FPSRUP_2016_DC.pdf

Accordo_FPSRUP_2017_DC.pdf

Accordo_FPSRUP_2016_e_2017_DP1_Roma.pdf

Accordo_FPSRUP_2016_e_2017_DP2_Roma.pdf

Accordo_FPSRUP_2016_e_2017_DP3_Roma.pdf

Accordo_FPSRUP_2016_e_2017_DRL.pdf

Accordo_FPSRUP_2016_e_2017_Latina.pdf

Accordo_FPSRUP_2016_e_2017_Rieti.pdf

Accordo_FPSRUP_2016_e_2017_UPT.pdf

Accordo_FPSRUP_2016_Frosinone.pdf

Accordo_FPSRUP_2017_Frosinone.pdf

Accordo_FPSRUP_2016_Viterbo.pdf

Accordo_FPSRUP_2017_Viterbo.pdf