Si susseguono gli incidenti in pieno centro, a Trastevere, per i lavori di demolizione del palazzo che ospitava la RTS di Roma, ora venduto ai privati, in via Parboni. Mentre nel palazzo adiacente di via Nievo, che ospita gli uffici di Anvur, Mef e Invalsi, si continua a entrare. Dopo i crolli del 3 e del 5 luglio, questa mattina i demolitori hanno danneggiato la sala Conferenze dell’ANVUR, ai piani bassi, provocando danni ai controsoffitti e resa quindi inagibile per il rischio di un nuovo crollo. I lavoratori sono stati evacuati e sono ora in strada, mentre i Vigili del Fuoco stanno individuando l’origine del forte odore di gas che si è sprigionato e hanno staccato le centraline della corrente. Al momento, via Ippolito Nievo è interdetta al traffico. Anche il vicino ufficio dell’Agenzia delle Entrate ha chiuso.
“Nonostante i crolli del 3 e del 5 luglio e la nostra richiesta di riconoscere uno stato eccezionale di emergenza, rendendo inaccessibile il palazzo fino a fine lavori, le Amministrazioni di ANVUR e MEF – Ucb Miur hanno lasciato con colpevole noncuranza lavoratrici e lavoratori esposti al pericolo. Circa 100 persone che per lavoro ogni giorno entrano in un palazzo che trema, in cui cadono calcinacci, si squarciano muri. In mezzo alle polveri. Le misure di sicurezza iniziali e le rassicurazioni sulla tenuta dello stabile in corso di demolizione, si stanno rilevando, con tutta evidenza, insufficienti”, dichiara la Fp Cgil di Roma e Lazio, sul posto insieme ai lavoratori.
“L’allarme è stato lanciato da tutti, non solo da lavoratori e sindacati, ma anche dai residenti e dalle famiglie degli studenti della vicina scuola. Come FP CGIL abbiamo diffidato le amministrazioni e informato il Prefetto e la Sindaca, per intervenire immediatamente a tutela dei lavoratori e per interromperne la prestazione lavorativa in quello stabile per tutta la durata dei lavori: non è arrivata nessuna risposta. Un assurdo immobilismo in attesa del prossimo danno, e del prossimo crollo a danno di lavoratori pubblici in servizio e cittadini. Non è un problema isolato al quartiere, è un problema della città. Siamo in pieno centro a Roma, e si rischia seriamente la vita. È impossibile che si continui a sottovalutare una situazione simile, da parte delle Amministrazioni responsabili della salute e della sicurezza dei lavoratori, come delle Istituzioni chiamate ad affrontare subito questa emergenza”.
La diffida a Amministrazioni, Prefetto e Sindaca Raggi del 5 luglio 2019
L’articolo su Il Manifesto (12 luglio 2019)
Le foto dell’evacuazione dopo il crollo dell’11 luglio