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Monterotondo, Comune non paga e la Coop licenzia: dal 31 dicembre 10 lavoratrici licenziate e 50 famiglie senza assistenza domiciliare

Il 19 ottobre le lavoratrici della Coop Patatrac hanno ricevuto il preavviso di licenziamento dal 31 Dicembre 2018.
Si tratta della Coop affidataria del servizio di assistenza domiciliare del Comune di Monterotondo.
Il Comune solitamente ritarda il pagamento delle fatture, superando a volte anche gli 8 mesi di arretrato, e la Coop, di piccole dimensioni, non riesce a sostenere le spese. Da qui la scelta della Cooperativa di comunicare al Comune l’interruzione del rapporto contrattuale in scadenza al 31 dicembre, rifiutando inderogabilmente qualsiasi ulteriore proposta di rinnovo del contratto. Va da sé che in assenza di continuità assistenziale il servizio non sarà più garantito.
Grande la preoccupazione per l’inevitabile interruzione del servizio: 50 famiglie resterebbero senza l’assistenza domiciliare a anziani, disabili e invalidi, che le 10 operatrici ora impiegate, nonostante l’incertezza del loro futuro, continuano a garantire con grande professionalità e senso di responsabilità.
Sul problema la Cgil è intervenuta più volte, per sollecitare l’Amministrazione comunale a regolarizzare i pagamenti e a mettere la cooperativa in condizioni di garantire il servizio e i salari.
“Nulla è cambiato – dichiarano Luigi Cocumazzo e Francesco Frabetti, rispettivamente Segretario Generale di Cgil e Segretario Fp Cgil del territorio Rieti Roma EVA – né è chiaro quale sia il motivo dei ritardi nel pagamento delle fatture che, da quello che sappiamo , non riguarda solo la Patatrac. Pare che sia una modalità applicata anche nel pagamento degli altri servizi socio-assistenziali in appalto, una routine consolidata verso tutte le Coop che gestiscono servizi sociali. Se così fosse – proseguono Cocumazzo e Frabetti – tutte le Cooperative, a partire dalle più piccole e con minori margini di tenuta, sono a rischio, e con esse lavoratori e servizi ai cittadini. Stiamo andando verso una vera e propria implosione dei servizi sociali, che potrebbe in qualche modo compromettere anche il piano sociale di zona: non dobbiamo e non ci possiamo dimenticare che dietro alle difficoltà nel garantire questi servizi ci sono famiglie in difficoltà e lavoratori e lavoratrici che rischiano il proprio posto di lavoro.
La Cgil e la FP Rieti Roma EVA chiedono alla amministrazione di Monterotondo di garantire la regolarità dei pagamenti alle cooperative perché siano garantiti il pagamento delle spettanze ai dipendenti delle coop.
E’ necessario quindi – ribadiscono Luigi Cocumazzo e Francesco Frabetti – che si aumentino le risorse per mantenere gli standard del servizio di assistenza domiciliare del Comune di Monterotondo.
Far accumulare debiti alle Cooperative, compromettendo la loro capacità di tenuta, crea un evidente danno a lavoratori e cittadini”.