“Aspettiamo di vedere il progetto vero, non quello raccontato come sempre in modo troppo trionfalistico” commenta a RomaToday Natale Di Cola, segretario della Fp Cgil Roma e Lazio (qui l’articolo intero). “Nel quartiere si fa già il porta a porta, sul vecchio modello, e va molto male. In questi anni abbiamo più volte sollevato problemi sulle condizioni di lavoro disagiate e sollecitato correttivi. Come sempre la Giunta, interpretando il proprio ruolo in modo anomalo, anticipa in forma di spot iniziative che vanno strutturate bene e che in questi anni, vedi VI e X municipio, hanno dato risultati modesti quando non negativi. Sia il contratto nazionale che il buonsenso prevedono passaggi sindacali, che non ci sono stati, ma soprattutto la logica aziendale imporrebbe di fare programmazione, fare i conti con le dotazioni di mezzi e uomini. Parliamo di servizi gestiti da un’azienda lasciata da un anno e mezzo senza bilanci e a cui non si permette di assumere da troppi anni. Quanto alle utenze non domestiche non capiamo come si possa ampliare un servizio che già oggi sconta gravi carenze. L’appalto non va bene, la forza lavoro è insufficiente, e proprio oggi (ieri n.d.r.) in Ama si è tenuto un tavolo per affrontare il problema degli stipendi arretrati di AVR, e della mancata applicazione del contratto per Sarim”.
Qui due nostre videodenunce sul nuovo porta a porta “tecnologico”: video 1 – video 2.