Da un anno a questa parte, all’ interno dell’ Area Imprese Minori dell’Ufficio Controlli della Dp3 il clima si è fatto davvero pesante: atteggiamenti aggressivi, offese, tensioni e contrapposizioni.
Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa hanno scritto unitariamente questa lettera al direttore provinciale, dott. Gravina, alla Dr Lazio ed ai coordinamenti nazionali dei tre sindacati confederali (a fondo pagina il pdf).
Egregio Direttore,
come a Lei noto, dallo scorso mese di gennaio, dopo l’avvicendamento della nuova responsabile dell’Area imprese minori dell’ufficio controlli della DPIII, il clima lavorativo in ufficio è diventato pessimo.
E’ trascorso un anno e nonostante le nostre ripetute segnalazioni e solleciti volti a ripristinare un clima positivo senza esacerbare ancor di più gli animi, codesta Direzione Provinciale non è stata in grado di garantire un ambiente di lavoro sereno e non si è assicurata in modo risolutivo di ottenere comportamenti corretti nei confronti delle Colleghe e dei Colleghi, che siano improntati in primo luogo al rispetto delle persone e all’educazione.
Il minimo.
Sia dal punto di vista dei rapporti interpersonali, sia dal punto di vista lavorativo – e in troppe occasioni – la responsabile d’Area ha utilizzato atteggiamenti aggressivi, usato termini ed espressioni offensive, mettendo più volte in dubbio la professionalità e le capacità dei suoi collaboratori, ferendo la loro autostima e in alcuni casi persino mortificando la loro dignità.
Comportamenti che – a norma del codice di condotta – nessun dipendente dell’Agenzia deve assumere, tantomeno chi ricopre incarichi di responsabilità con l’onere di coordinare il lavoro degli altri, in questo caso le Lavoratrici e i Lavoratori nostri Colleghi, molti dei quali prestano servizio nell’Area imprese minori da parecchio tempo e che, nel corso degli anni, hanno sempre lavorato responsabilmente e con professionalità, riconosciuta loro dai vari dirigenti e capi area che via via si sono succeduti all’interno dell’ufficio controlli.
Questo denota anche la necessità di selezionare con la massima attenzione chi deve ricoprire certi ruoli.
Tutto ciò noi non lo accettiamo e diciamo chiaramente che, se si pensa che la soluzione sia quella di movimentare il personale, o se si ipotizza di addossare loro parte delle responsabilità, o se ancora si minimizza e si rinvia, si sgretolerà del tutto l’ormai poca fiducia rimasta ai Lavoratori nei confronti del Datore di lavoro, alla fine di questa spiacevole e purtroppo ormai grottesca vicenda; verrà in una certa misura messa a serio rischio la regolarità del lavoro del prossimo anno e il clima lavorativo in DPIII ne risentirà a lungo.
Sappiamo che nel maggio scorso Lei è già intervenuto per ristabilire più sani rapporti lavorativi, per ricreare un clima lavorativo privo di tensioni, ma la Sua azione evidentemente non ha prodotto i risultati sperati e Lei, Direttore, ne è consapevole poiché la responsabile d’Area – evidentemente non accogliendo seriamente il Suo invito a modificare il proprio comportamento, se non per aspetti marginali – ha mantenuto un atteggiamento conflittuale, fatto di minacce e continue, sterili contrapposizioni, culminato in altri due più recenti episodi nei quali è stato oltrepassato il limite del tollerabile.
Tant’è che la conseguenza è stata che la quasi totalità dei Colleghi dell’area imprese minori di via Boglione ha chiesto una visita medica straordinaria per denunciare il proprio malessere psico-fisico quotidiano, che immaginiamo restituirà l’esito di un forte stress da lavoro correlato, con livelli di rischio preoccupanti che richiederanno un intervento immediato che non potrà certo essere quello di trasferire ad altre attività i Colleghi e le Colleghe; scelta organizzativa che creerebbe anche ovvie difficoltà immediate al regolare svolgimento del lavoro, oltre ad avere l’aspro gusto dell’ingiustizia e il deludente aspetto di chi è forte con i “deboli” e debole con i “forti”.
Durante l’incontro che abbiamo avuto con Lei, con la Capo Ufficio Controlli e con il dott. Romeo in rappresentanza della Direzione Regionale a fine novembre, con nostra condivisione Vi eravate impegnati – com’è giusto – ad agire per una soluzione riconciliativa, da intraprendere nel giro di pochi giorni dalla riunione.
Invece, ad oggi, constatiamo che nonostante le parole tale impegno è stato disatteso.
Ci sembra che si tenti di prendere tempo, di rinviare, forse sperando che i problemi si risolvano da soli aspettando che gli animi si rasserenino.
Le Colleghe e i Colleghi coinvolti sono i protagonisti incolpevoli di questa misera vicenda e meritano che l’Amministrazione datoriale – a tutti i livelli – affronti i problemi, che se ne faccia carico e li risolva.
Tutti i nostri Colleghi e le nostre Colleghe hanno pieno diritto ad un ambiente lavorativo sereno e specularmente a questo diritto si trovano i doveri del Datore di lavoro, responsabile della salute e della sicurezza.
Le Colleghe e i Colleghi meritano rispetto ed educazione da parte di chiunque mentre, da un anno a questa parte, tutto ciò è mancato nell’Area imprese minori della DPIII e la responsabilità di una mancata soluzione non può che gravare anche sull’Amministrazione datoriale, sempre informata e resa partecipe a tutti i livelli.
Auspichiamo il pronto ripristino del più sereno e normale svolgimento quotidiano del lavoro e ci aspettiamo che la DPIII tuteli come di dovere tutto il personale.
Non tollereremo altri episodi come quelli sin ora accaduti: il nostro passo successivo quindi sarà quello di supportare e assistere Lavoratrici e Lavoratori in tutte le azioni che vorranno intraprendere nelle sedi competenti.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Peruzzi – Falcone Di Meo – De Rosa Cherubini – Felici
Unitaria_Confederale_-_Dp3_Roma_-_Gravi_Episodi_Area_Imprese_Minori.pdf